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La salvezza di Cristo è per tutti

Le risposte del nostro Vescovo alle vostre domande

Sui canali social della Diocesi è iniziata la “Scuola di Preghiera in pillole”: brevi video quotidiani che accompagneranno chi vorrà intraprendere questo itinerario spirituale per quattro settimane, con un video al giorno da seguire la mattina presto. Per camminare ancor meglio insieme al Vescovo è possibile fargli delle domande: sui social o via mail a redazione@lavocealessandrina.it. Ecco le prime domande e risposte.

Buongiorno Eccellenza, rispetto al suo video sulla redenzione operata da Cristo, vorrei chiederle questo: ma anche chi non crede ed è pervicacemente anticlericale viene raggiunto da questa salvezza? La ringrazio di cuore per la risposta.
«Anche chi non crede è raggiunto dalla salvezza di Cristo, perché la salvezza di Cristo è per tutti. Tuttavia, come diceva Sant’Agostino, Dio che ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te. Per cui questa salvezza chiede una libera collaborazione, un dono gratuito, un’interazione».

È arrivata a voce questa lettera pubblicata nello scorso numero, a firma di Giancarlo Cattaneo. Ne riportiamo un passaggio: «So di non saper pregare nel modo giusto o nel modo che Dio vorrebbe. Pecco di mancanza di costanza per motivi diversi e non per pigrizia, ma molto influisce la stanchezza fisica e mentale. Prego poco cercando di farlo nel miglior modo in cui posso. In questi mesi la mia vita, come quella di tutti, dei miei colleghi infermieri e medici, ha subito un forte scombussolamento: passare 12 ore esposti al contagio, e le successive con la preoccupazione di relazionarsi con i propri cari, non è un particolare trascurabile e non lo sarà in futuro. È come entrare in un tunnel dove si intravede una luce lontana e flebile con la paura all’improvviso di non vederla più. Così è la fede che sto vivendo».
Che consiglio sulla preghiera possiamo dare?
«Il consiglio che possiamo dargli è quello di provare a pregare con la preghiera del nome di Gesù: “Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”. Ripetendola continuamente e continuamente senza stancarsi, fino a che non diventi una preghiera del profondo del cuore».

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