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Addio a Carla Nespolo, prima donna presidente dell’Anpi

Figura di spicco della politica alessandrina e nazionale

È morta lunedì 4 ottobre ad Alessandria, Carla Nespolo (nella foto di copertina), 77 anni, presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi). Nata a Novara il 4 marzo 1943, era presidente nazionale dal 3 novembre 2017: prima donna e primo presidente non partigiano a ricoprire questo ruolo. Pur non avendo partecipato alla Resistenza, Nespolo era cresciuta in una famiglia di partigiani: proprio lo zio (fratello di sua madre), Amino Pizzorno, è stato vicecomandante della “VI zona partigiana”, che operava tra Piemonte e la Liguria.

Laureata in Pedagogia (è stata anche insegnante del liceo scientifico Galilei, ad Alessandria), da tempo lottava contro una brutta malattia che l’ha spenta giorno dopo giorno. Una malattia che non l’ha mai tenuta lontana dalle manifestazioni dell’Anpi, ed è scesa anche in piazza per sostenere il movimento delle “Sardine alessandrine”. Era forte il legame con la nostra città: per decenni è stata esponente della politica alessandrina. Dal 1970 al 1975, è stata consigliere provinciale di Alessandria. Quindi, dal 1975 al 1976, assessore all’istruzione della Provincia di Alessandria. Poi in parlamento a Roma: dal 1976 al 1983 come deputato, e dal 1983 al 1992 come senatore. Dal 2006 era anche presidente dell’Istituto per la storia della Resistenza nella nostra provincia.

«Con immenso dolore, comunichiamo la scomparsa della nostra amatissima presidente nazionale, Carla Nespolo» scrivono, in un comunicato, dall’Associazione. «Lascia un vuoto profondissimo in tutta l’Anpi che Carla ha guidato dal novembre 2017 – prima donna presidente – con grande sapienza, passione, intelligenza politica e culturale nel solco pieno della grande tradizione di autorevolezza ed eredità attiva dei valori e principi della Resistenza che ha contraddistinto la nostra Associazione fin dalla sua nascita. Non dimenticheremo mai il suo affetto nei confronti di tutti noi, la sua presenza continua anche negli ultimi mesi, durissimi, della malattia». L’ultimo saluto, commosso: «Ciao comandante».

Nel 2017, appena dopo la sua elezione, Carla Nespolo spiegava cosa vuol dire essere il presidente Anpi senza aver fatto il partigiano: «Significa praticare la memoria del passato che agisca nell’oggi e quindi che sia in grado di combattere tutte le forme in Italia e in Europa dei risorgenti fascismi o delle nostalgie razzistiche».

Anche il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica, ha voluto rivolgere un ultimo saluto: «Alessandria è onorata di essere stata la città di Carla Nespolo e, mediante il ruolo che l’Anpi svolgerà – sia a livello nazionale che locale – in linea con le direttrici della sua presidenza, sono certo che i valori e i principi da lei così esemplarmente testimoniati durante la sua vita saranno motivo di sprone e illumineranno lungo il cammino delle nostre Istituzioni e di tutti noi» questo uno stralcio del suo scritto.

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