Papa Francesco
«Mi hanno raccontato che, uno di questi giorni, non so dove, c’è stato un vincitore e uno che è arrivato secondo, che non ce l’ha fatta. E quello che è arrivato secondo ha baciato la medaglia. Di solito quando si arriva secondi c’è il muso così, si è tristi, e anche non dico che si butta la medaglia, ma c’è la voglia di farlo. Lui invece ha baciato la medaglia».
Papa Francesco, durante l’udienza del 31 maggio con la delegazione della federbasket, non cita direttamente il protagonista delle vicenda, ma i riferimenti non sono casuali. Si tratta dell’allenatore del Manchester City Pep Guardiola che sabato, dopo aver perso la finale di Champions contro il Chelsea, è stato immortalato mentre bacia la medaglia del secondo posto.
«Questo ci insegna che anche nella sconfitta ci può essere una vittoria; bisogna prendere con maturità le sconfitte, perché questo ti fa crescere. Ti fa capire che nella vita non sempre tutto è dolce, non sempre tutto è vincere, delle volte si fa questa esperienza della sconfitta. Quando uno sportivo, sa vincere la sconfitta così, con dignità, con umanità, col cuore grande, questo è una vera onorificenza, una vera vittoria umana» conclude Francesco.
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