Vaticano
«Peculato e abuso d’ufficio anche in concorso, nonché di subornazione». Sono i reati di cui è accusato il card. Giovanni Angelo Becciu, rinviato a giudizio insieme ad altre nove persone e quattro società. «Con decreto in data odierna – si legge infatti in un comunicato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede – il Presidente del Tribunale Vaticano ha disposto la citazione a giudizio degli imputati nell’ambito della vicenda legata agli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra».
Il processo avrà inizio all’udienza del prossimo 27 luglio. «Le attività istruttorie, svolte anche con commissioni rogatoriali in numerosi altri paesi stranieri (Emirati Arabi Uniti, Gran Bretagna, Jersey, Lussemburgo Slovenia, Svizzera) – si spiega nel comunicato – hanno consentito di portare alla luce una vasta rete di relazioni con operatori dei mercati finanziari che hanno generato consistenti perdite per le finanze vaticane, avendo attinto anche alle risorse, destinate alle opere di carità personale del Santo Padre».
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