“Che cos’è l’amore?”. Forse, mai come in questa epoca, sul tema si dice tutto e il suo contrario. Ci lasciamo trascinare da istinto, vero dominus del nostro tempo, canzoni, romanzetti e infimi personaggi della tv (avete mai visto “Uomini e donne” della De Filippi?). Alla fine, che cosa ne ricaviamo? Una sostanziale insicurezza, su di noi e sul mondo che ci circonda. E, di conseguenza, sull’amore, uno degli aspetti più importanti della nostra vita. Di chi ci possiamo fidare, per capirne un po’ di più? Su questo numero di Voce abbiamo provato a raccontare alcune esperienze di amore vero. In prima pagina troverete la commovente storia di Giuditta, una ragazza “normale” che si innamora di Pietro, un detenuto. E, tra mille difficoltà, arriva a sposarlo, dentro a una certezza sempre accompagnata dalla fede, incontrata e abbracciata insieme con alcuni amici che non la mollano un istante, nemmeno nei momenti più difficili. Perché l’amore, nel suo primo impeto di promessa, nel suo “per sempre”, forse da soli non siamo capaci di reggerlo. Ma in una compagnia cristiana, e dunque profondamente umana, non manca chi ci testimonia che è possibile amare per tutta la vita. E allora la domanda da cui siamo partiti (“Che cos’è l’amore?”) comincia ad avere una risposta, sperimentabile e incontrabile: la strada che la Chiesa, nella meravigliosa varietà dei suoi carismi, propone da oltre duemila anni. A chi si sposa, e a chi si consacra.
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