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L’abito del monaco e la sostanza del parroco

Seguendo un corso di lingue, mi è capitato di imbattermi su due modi di dire.  Il primo riguarda un modo di fare. Quando diciamo di una cosa che “L’abbiamo fatta alla viva il parroco”, intendiamo dire che è stata fatta senza troppa serietà o impegno e dal risultato scadente. Ho subito pensato alla mia parrocchia, a quanto impegno vedo mettere a chi quotidianamente, settimanalmente o saltuariamente partecipa in maniera attiva; ma ho anche pensato alla poca considerazione che abbiamo dell’immagine e della forma, sottovalutando quelli che sono gli effetti negativi a discapito della sostanza che è molta più di quanto immaginiamo.

Il secondo invece riguarda un modo di guardare:L’abito non fa il monaco”, quando intendiamo dire che non tutto è come sembra. Abito (habitus) è la stessa radice di abitudine ed è ciò che di noi vogliamo mostrare agli altri, decidendo in che modo vestirci. Colori, tessuti, marche e taglie ci definiscono e con il tempo creano la nostra immagine.

Il nostro problema oggi non è nella sostanza,  ma nel riuscire a mostrare a chi non ci conosce chi siamo veramente e, cosa più importante, trovare il linguaggio giusto per tradurre quel “Vieni e vedi” che ci ha portati sulla via della salvezza.

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