Sul biglietto da visita del rigattiere Pierluigi Genta di Mercenasco (To), oltre ai contatti (368 3439613; luigi.. genta@libero.it) ho notato un grazioso «elenco-calendario» di tutti i mercatini in cui è presente. Costellato da uno sgargiante e grafico banchetto! Da qui mi è venuta l’idea della lista dei mercatini da non perdere, soprattutto in vista della primavera che risveglia questo genere di appuntamenti. Inizio la carrellata dei posti in cui scovare l’introvabile con la «Mercedes dei mercatini», il «Balon» (Porta Palazzo) e il «Gran Balon», entrambi in quel di Torino. Oltre 250 espositori e più di 50 negozi dove trovare mobili antichi e di modernariato, vecchi giocattoli, vestiti e accessori vintage, libri usati, dischi in vinile e tanto altro ancora. Sempre a Torino, in via Sansovino, si trova un mercato noto come «Pulcimania», con centinaia di espositori e bancarelle dove spulciare il po’ di tutto, l’ideale per quelli che sognano di concludere l’affare aggiudicandosi, ad esempio, una borsa Chanel o un trench Burberry di seconda mano. Non molto lontano da Torino, in provincia di Vercelli, il paese di Borgo d’Ale accoglie oltre 500 bancarelle con oggetti del passato, ma anche pezzi di collezionismo o, più semplicemente, oggetti che possono fare la gioia di molti appassionati alla ricerca di quel pezzo unico che oggi non viene più prodotto. Pierluigi Genta, ad esempio, è ubicato nella piazzola n. 274. Oltre un centinaio di espositori per il «Merca’ d’la Tola» di Chivasso o per quello di Giaveno. A Venaria Reale, alle porte di Torino, ogni terza domenica è attesa la rassegna «La Belle Epoque» che propone oggetti di numismatica e filatelia, manoscritti e libri antichi, stampe e altre curiosità direttamente dal passato. Dalle prime luci dell’alba fino al tramonto oltre 200 bancarelle popolano le piazze e le vie del centro storico di Ovada, mentre un week-end al mese ospita oltre 300 banchisti a Casale Monferrato, in una struttura in stile liberty incastonata nel cuore della città. Dulcis in fundo, in città si svolge l’»Officina delle Memorie», ogni prima domenica del mese lungo i portici di piazza Garibaldi. In rete è possibile stanare anche i siti ufficiali e le pagine Facebook di tutte queste iniziative, scovando, con un po’ di fortuna, non solo quelle più note e collaudate, ma anche quelle più sporadiche e bizzarre. Se avessi più spazio a disposizione passerei in rassegna anche fiere antiquarie e mercatini non proprio a km zero ! Sarebbe altrettanto intrigante notare come, a seconda del contesto logistico, queste mostre mercato suggellino un nome diverso del tipo «Cose d’altri tempi», «C’era una volta», «El merca’ dij brocante», «Mercatino L’Barlafus», «Mercanti per caso», «Tesor e cianfrusaje», «Merca’ d’la Tola», «Cantarà e Catanaj» fino al «Mercatino dell’usato 2.0»… Consultando siti come «non solo ferri vecchi.it» i raccoglitori più intrepidi e dai palati collezionistici più esigenti possono trovare altri ghiotti mercatini!
Mara Ferrari