Nel 2008 erano scese in campo anche mamme e nonne di Bosco Marengo e dei comuni limitrofi . Con una raccolta firme dissero «no» insieme al Comune alla ripresa dell’attività di trattamento di rifiuti speciali in via Donna 30, vicino alle scuole. Ora la ditta Elciter Srl chiede al comune di Bosco Marengo un risarcimento di dieci milioni di euro. La cifra da capogiro ha gelato il paese, che rinnova il «no» all’attività, ritenuta pericolosa. Dopo anni di silenzio, dalla conferenza dei servizi del 2011, è cambiato il legale che assiste la società, che ha fatto lievitare l’ipotesi di risarcimento da due a dieci milioni. «Si poteva evitare di arrivare a questo punto se, dopo la sentenza del Tar, si fosse raggiunto un accordo» ha detto il sindaco Gianfranco Gazzaniga. «Non ci sono i presupposti per chiedere un risarcimento, tanto meno di queste proporzioni» sottolinea il capogruppo di opposizione Roberto Calcagni. «Se ci faranno causa, ci opporremo» conclude il sindaco di Bosco Marengo. «Siamo tutti d’accordo, Bosco ha già dato», ribadiscono Calcagni e l’ex assessore all’ambiente, Melato.
Daniela Terragni