La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
Ripartono i lavori, questa volta è ufficiale. Soprattutto è stata resa nota la data in cui tutti gli uffici della regione Piemonte si raggrupperanno nel grattacielo in zona Lingotto. Nei prossimi due mesi verrà completata la posa delle vetrate esterne fallate, il ripristino della pavimentazione rovinata, risolto qualche dettaglio burocratico, la costruzione dei collegamenti esterni e delle fognature. Praticamente a posto: un piccolo sovrapprezzo di quasi 70 milioni di euro e a fine 2018 gli impiegati regionali avranno un Pirellone tutto loro, a parte la Giunta che continuerà a riunirsi a Palazzo Lascaris nella più centrale e barocca via Alfieri. Tutto inizia quando nel lontano 2001 (giunta Ghigo) si incomincia a lavorare a un progetto di concentrazione degli uffici regionali: si designa la zona della ex Meterferro come luogo di realizzazione di una costruzione alta 100 metri. Anno 2006, cambio della giunta (Mercedes Bresso), cambio dell’ubicazione progettuale, cambio del progetto stesso. Si porta tutto in zona Lingotto comprando da casa Agnelli un terreno al costo di 50 milioni di euro, si rifà il progetto del grattacielo passando da 100 a 200 metri. Vincitore del concorso per la realizzazione del parallelepipedo l’architetto Fuksas: costo disegno, più di 20 milioni euro. Anno 2011, inizio dei lavori. Da una spesa prevista di 200 milioni si è passati presto a sfiorare i 260 per poi arrivare a oggi, dove le spese in compimento d’opera dovrebbero appunto essere appesantite di altri 70 milioni di euro. Anno 2018, aprile. Il vicepresidente della Giunta Aldo Reschigna garantisce di essere al 94% della faccenda. Quindi, come detto prima, a parte le 1.270 strutture di vetro difettose, l’approvazione dell’ennesima variante dovuta a fallimenti vari e la sostituzione di diverse parti di capitolati non ritenuti idonei, questa lunga storia sembra finalmente finire… certo quel rimanente 6% mette un po’ di paura.
Andrea Allegra
