Il presidente Luca Di Masi ha svelato, in una attesissima conferenza stampa che abbiamo potuto seguire grazie alla magia dei moderni social networks, i piani del futuro prossimo dell’“Alessandria Calcio” e noi abbiamo alcune riserve. Andiamo per ordine: Di Masi ha incentrato il proprio lungo intervento sulla necessità di puntare sui giovani, sia propri che di altre squadre, e sull’impostazione di un lavoro di prospettiva che potrebbe, almeno nel prossimo campionato, non portare i risultati annunciati fino a oggi. Puntare sui giovani? Fare maggiore attenzione al bilancio? Tutto giusto ma, secondo noi, nel “Di Masi pensiero”, continua ad esserci qualche cosa che non va: il presidente non ha infatti colto quello che è l’unico vero segreto per poter arrivare alla vittoria e che tutte le squadre di successo, dalla Terza Categoria alla Coppa Intercontinentale, insegnano, cioè a dare la realizzazione di un progetto e un po’ di continuità. Di Masi si è invece comportato come un giovane assetato di successo che, ad ogni anno, era pronto a rivoluzionare tutto pur di avere tutto subito e che, così facendo, a parte qualche impresa destinata a rimanere nella storia dei Grigi (soprattutto nelle due Coppe Italia) non ha in realtà vinto ciò che avrebbe potuto e dovuto. Ragionando in tal senso, ecco che anche il proclama di martedì diventa l’ennesimo cambio di pelle: dopo avere scelto allenatori navigati o trainer provenienti da primavere di squadre di Serie A, giovani promettenti e calciatori di grande blasone e avere cambiato praticamente tutti i moduli di gioco, ecco l’ennesima rivoluzione, ricominciando da zero con i giovani. In realtà, Di Masi dovrebbe capire che la vittoria sta in un mix di tutti i fattori sopra elencati: esperienza, gioventù e attenzione al bilancio con una compagine societaria – a cominciare dall’allenatore – pensata per un percorso pluriennale. Il timore della testa è che, fino a che Di Masi continuerà a cambiar pelle ad ogni giro di boa, la Serie B resterà un miraggio e un ricordo di un ormai lontano passato: la speranza della pancia è che l’anno prossimo sia finalmente quello buono…
Silvio Bolloli