Il primo è stato il greco Zogkos (difensore), al quale sono seguiti il brasiliano Sartore (attaccante) e gli italiani Checchin (centrocampista), Badan e Sbampato (entrambi difensori): sono i cinque acquisti effettuati finora – o, almeno, fino a quando il nostro giornale va in stampa – dall’Alessandria.
Comune denominatore: la giovanissima età, a conferma di quella ‘linea verde’ che il presidente Luca Di Masi aveva annunciato di voler perseguire al termine dello scorso campionato. Ecco perché, nonostante i giocatori siano già in città per le visite mediche e i test fisici e da sabato il gruppo inizi ad allenarsi alla Michelin agli ordini di mister Gaetano D’Agostino, molti degli elementi della passata stagione sono ancora sul piede di partenza: Fischnaller, Marconi, Vannucchi, Gazzi, lo stesso Gonzalez (il cui elevato ingaggio frena le intenzioni delle società interessate, Novara in primis) hanno richieste da club di categoria e non solo.
In entrata, è naturale, si dovrà fare qualcos’altro, specialmente a fronte di partenze più o meno annunciate: di conseguenza, manca un discreto numero di pedine allo scacchiere che il tecnico avrà a disposizione per il prossimo campionato. Con quali obiettivi, soprattutto? A differenza degli ultimi anni, nei quali l’Alessandria era considerata la testa di serie numero uno, ben difficilmente si partirà con i favori del pronostico.
Non è detto, per una volta, che sia un male: allestire una rosa in silenzio, senza proclami, potrebbe aiutare D’Agostino a modellare la squadra a sua immagine e somiglianza. E, se ce ne sarà bisogno – Di Masi in primis non lo ha nascosto – dovranno essere i tifosi a dare una mano ai ragazzi: l’Orso non può e non deve restare solo.
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