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Alessandria città universitaria?

Un particolare consiglio comunale si è svolto martedì 16 ottobre, il cui tema centrale era “Alessandria: da città con l’Università a Città Universitaria”. Questo incontro ha sottolineato l’importanza dell’insediamento universitario in Alessandria in occasione del ventesimo anniversario dell’Università del Piemonte orientale. Presenti non solo il presidente del consiglio comunale Emanuele Locci, il sindaco della città Gianfranco Cuttica di Revigliasco, gli assessori comunali, i vicepresidenti del consiglio comunale Enrico Mazzoni e Lorenzo Iacovoni e dei consiglieri, ma anche altri illustri ospiti. Come il rettore “uscente” dell’Upo, il professor Cesare Emanuel; del rettore “entrante”, il professor Gian Carlo Avanzi e dei direttori dei dipartimenti universitari dell’Upo come i professori Salvatore Rizzello, Leonardo Marchese, Marco Krengli, Davide Maggi e Luigi Battezzato.

Dopo l’introduzione del presidente del consiglio comunale Emanuele Locci e del professor Roberto Barbato, Cesare Emanuel ha sottolineato un così importante momento quale quello di un consiglio comunale dedicato al tema di Alessandria “città universitaria”. Egli ha ricordato che l’Upo ha visto laurearsi un numero ingente di studenti appartenenti in buona parte al territorio del Piemonte Orientale e provenienti in molti casi da famiglie dove non c’erano stati, prima di loro, altri laureati. Ha inoltre sottolineato come «negli ultimi sei anni, l’Upo ha quasi raddoppiato il proprio numero di studenti iscritti e l’offerta formativa per Alessandria vede coinvolti sei dei sette dipartimenti attivi a oggi» Non solo: «Se per un verso è doveroso riconoscere il ruolo svolto dall’amministrazione comunale, dalle altre Istituzioni locali e dalle fondazioni bancarie per il sostegno convinto dell’Upo in tutti questi anni, per altro verso, rimangono ancora alcune questioni che meritano attenzione: quella, di una necessaria implementazione dei collegamenti di interscambio viario e ferroviario tra le tre città sedi dell’Upo (Alessandria, Novara e Vercelli) e quella di un potenziamento dei servizi per i Diritto allo Studio, valorizzando sempre di più l’offerta delle residenze universitarie» ha concluso Emanuel.

Nell’intervento del futuro rettore Gian Carlo Avanzi è emersa l’importanza dell’impegno affinché «sempre più l’Università sappia condividere con le Istituzioni del territorio e con le aziende in esso operanti scelte strategiche che si riflettano sugli orientamenti della didattica e della ricerca universitaria e possano arrecare benefici al territorio anche in termini di maggiore occupazione e qualificazione professionale». A fianco di questo e in coerenza al principio di “centralità” che va riconosciuta agli studenti, «sarà importante investire risorse anche per potenziare la struttura tecnico-amministrativa dell’Upo affinché sempre più e meglio possa rispondere alle aumentate esigenze degli studenti stessi che, in misura significativamente crescente, stanno scegliendo l’Università del Piemonte orientale quale propria sede accademica» ha spiegato Avanzi.

Sul tema delle residenze universitarie, sollevato durante il consiglio, interviene Carlotta Testa, direttrice del Collegio universitario Santa Chiara di Alessandria: «Ritengo che potenziando la struttura e aumentando fino a 44 i posti letto, come Collegio Santa Chiara potremo dare la nostra disponibilità per l’accoglienza di più giovani, aiutando chi altrimenti non potrebbe sobbarcarsi le spese di un appartamento» spiega la dottoressa Testa. «La nostra offerta è poi valorizzata un discorso non solo numerico, ma anche di stile. Credo che ciò che potrà contraddistinguerci è la cura con cui accogliamo, seguiamo e accompagniamo lo studente. Le famiglie sono particolarmente attente agli aspetti logistici ed educativi del luogo di residenza dei loro figli e il Collegio va incontro a questa esigenza. Mettendo a frutto, al meglio, le sue capacità di servizio».

Alessandro Venticinque

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