Dottoressa, è già capitato altre volte che il mio bambino di tre anni si rifiuta di mangiare. Come devo comportarmi?
Proprio a quest’età capita spesso che i bambini si fiutino. È fondamentale che i genitori, in particolare la mamma, mantenga la massima serenità. Spesso si tratta, infatti, del manifestarsi e dello svilupparsi della personalità del bambino che utilizza il cibo come strumento di ricatto. La mamma non deve sottostare a questo “gioco”, altrimenti il rapporto con il cibo durante la vita del bimbo, e via via dell’adulto di domani, sarà sempre conflittuale. Il bambino lo fa spesso per attirare l’attenzione, non bisogna allarmarsi perché in genere hanno una naturale capacità ad autoregolarsi. L’insistenza, la costrizione o la minaccia di un castigo potrebbero avere effetti negativi. Come pure evitare ricompense o distrarli con giochi e videogiochi. A meno che i problemi non si ano veramente gravi e persistenti. Nel caso in cui il bambino, nonostante lo scarso introito di cibo, manifesta la sua vivacità e allegria i genitori possono stare tranquilli. In caso di dubbio si può comunque ricorrere alla consulenza del pediatra. Le cause d’inappetenza possono essere: l’insofferenza per un alimento proposto troppo spesso, i piatti troppo monotoni e poco appetitosi, l’eccessivo caldo nell’ambiente o la mancanza di attività fisica. Anche le situazioni conflittuali (ansia e arrabbiature) presenti in famiglia durante i pasti possono influire. Sono da evitare in caso d’inappetenza il consumo di merendine, cioccolato, patatine, bevande dolci e gasate che più facilmente riducono l’appetito. Un’ultima causa può essere il periodo di incubazione e convalescenza per malattie influenzali o malattie infettive.
Per fare una domanda alla dottoressa Sabrina Camilli: redazione@lavocealessandrina.it oppure pediabimbumbam.altervista.org.