Egregio direttore, mi permetto importunarla, spero per l’ultima volta, sulla Valfrè e comunque, anche in relazione a quanto pubblicato sul n° 6 di Voce circa l’inaugurazione del nuovo anno accademico del nostro ateneo: sembrerebbe si voglia costruire ex novo una sede universitaria nel sobborgo di Casalbagliano, a 7 chilometri dalla città e con qualche carenza nei collegamenti stradali confinando così tanta gioventù che sola è in grado di rivitalizzare il nostro centro urbano. Nel contempo si abbandona un monumento di archeologia militare al degrado; non si ha cura nemmeno di chiudervi i vetri delle finestre nel periodo invernale, si utilizzano i cortili per il parcheggio di un centinaio di autovetture, senza nemmeno designare un posteggiatore, magari abusivo, al controllo dei movimenti delle persone autotrasportate e non, inoltre si abbandonano sul terreno le immondizie al termine di qualche manifestazione musicale e commerciale. Stupisce l’omertà, quasi mafiosa, che aleggia attorno alla Valfrè, da parte dei politici sia amministratori sia dell’opposizione. Spero solo che non si arrivi tra breve a costruire sulle macerie della caserma, un Retail Park compagno di quelli già in funzione in via Marengo e in corso di realizzazione in via Giordano Bruno: sarebbe una ulteriore beffa ai negozianti del centro storico cittadino.
Carlo Re