La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
Eccellenza, stanno per giungere in Diocesi le reliquie di Santa Bernadette. Che significato ha questa visita?
«In realtà, quando parliamo di Santa Bernadette il nostro pensiero va direttamente a quel poco tempo della sua vita in cui, da giovane ragazzina, ha avuto l’esperienza di vedere la Madonna, a Lourdes. Quasi tutta la vita della Santa si è svolta tuttavia all’infuori di quell’evento, pur se collegata a esso, e la ragione per cui è santa non sono le apparizioni».
Per quale ragione è dunque santa, Bernadette?
«Senza dubbio per la sua vita improntata al Vangelo, segnata da una profonda umiltà, da una grande obbedienza, dalla capacità di vivere ogni situazione di difficoltà in modo straordinariamente consono agli insegnamenti di Cristo. Certamente le apparizioni della Madonna hanno dato una svolta decisa alla sua vita, ma è stata una svolta “conquistata” con grande fatica e fedeltà».
Molti credenti, di fronte alla possibilità di vedere la Madonna, non penserebbero poi così onerosa la vita. In fondo vederla è un grande privilegio… Lei cosa ne pensa?
«Sono convinto che vedere la Madonna sia una grazia, ma fino a un certo punto: in realtà ciò che ci fa piacere è aver fugato i nostri dubbi sul mondo soprannaturale ed entrare in contatto con il Divino. Ma la conseguenza è che in realtà le attese interiori per la propria vita spirituale crescono smisuratamente e si diventa molto esigenti. Questo è un bene ma non sposta per nulla il problema di riuscire a vivere il Vangelo, non lo avvicina! Inoltre, solitamente, aumenta anche la pressione esterna, le persone credenti, o “pseudo credenti” vanamente curiose, diventano una penitenza piuttosto pesante nella vita di una persona che avuto un’esperienza come quella di Bernadette… togliendo molta libertà e tempo anche al dialogo con Dio, che a quel punto si desidererebbe vivere più intensamente in ordine al praticare con fedeltà il Vangelo».
Qual è il legame tra Santa Bernadette e Lourdes, luogo di guarigioni?
«In realtà il legame tra Bernadette e le guarigioni di Lourdes è molto flebile. Bernadette è stata la tramite dei messaggi della Madonna, i quali non riguardavano esattamente le guarigioni quanto piuttosto la conversione, la preghiera, la vita spirituale. Tutta la questione delle guarigioni di Lourdes è emersa a latere, quasi come un di più. Questo mi ricorda quella volta in cui, da giovane seminarista, incontrai Santa Teresa di Calcutta a Roma insieme ai giovani del pellegrinaggio diocesano. Attendevo quell’incontro con grande curiosità: avremmo conosciuto la donna della carità eroica, ricca sicuramente di un’esperienza straordinaria, chissà quali belle cose ci avrebbe raccontato… Madre Teresa ci disse: “Mi raccomando: pregate ogni giorno, andate a Messa la domenica, confessatevi con regolarità, obbedite ai vostri genitori, svolgete bene i vostri doveri”. Insomma, una sorta di banalissima lezione di catechismo. Dei poveri nemmeno un accenno! Quell’incontro mi fece molto pensare: se Madre Teresa ci aveva detto quelle cose voleva dire che erano veramente importanti per servire i poveri. Così credo che abbia fatto la Madonna: quando noi intravediamo la possibilità di guarigioni fisiche improvvisamente diventiamo molto attivi, ma solamente riguardo a esse; le guarigioni invece, come nel caso di Gesù, sono una modalità di Dio per farci porre attenzione alla cura della nostra salute spirituale».
Eccellenza, come dobbiamo accostarci alle reliquie della Santa evitando devozionalismo o curiosità?
«Innanzitutto ci tengo a dire che alle reliquie della Santa bisogna accostarsi con devozione: il tenersi a prudenziale o, peggio, ad altezzosa distanza è un errore altrettanto grave quanto l’avvicinarsi con una curiosità che “dimentica a casa” il desiderio di una sincera conversione. Perciò vivere un momento di vera devozione richiede di lasciarsi mettere in discussione: è un’occasione attraverso la quale il Signore ci richiama all’importanza di seguire più seriamente il Vangelo. Nel caso di Santa Bernadette le sue reliquie ci esortano non solo a imitare la sua vita, ma potremmo dire che in qualche modo la sua vita stessa è “reliquia” delle apparizioni della Madonna, per cui abbiamo un richiamo a vivere il messaggio dell’Immacolata a Lourdes».
Carlotta Testa
