LUNEDÌ PRESENTATO IL NUOVO DIRETTORE SPORTIVO
Alessandria, il ritorno del Bomber
«Mi sento un privilegiato, perché questa società è fatta di persone serie e competenti (con patron Di Masi che ha, non a caso, annunciato come nel febbraio scorso siano stati azzerati tutti i debiti delle passate gestioni) e ripagherò la fiducia con serietà, trasparenza e professionalità». Non nasconde l’emozione – e non potrebbe essere altrimenti per chi, in grigio, ha segnato oltre 60 gol – Fabio Artico, presentato ufficialmente nel suo nuovo ruolo di direttore sportivo. Un incarico che, come evidenziato dal presidente, «ricopre per le sue capacità e non per quello che ha rappresentato da giocatore». A lui, che ha firmato un contratto fino al 2021, il compito di costruire una squadra che, col giusto mix di giovani di qualità e giocatori d’esperienza, sia in grado di centrare due obiettivi: migliorare, dal punto di vista della classifica, quanto fatto nella stagione appena conclusa («faticosa – ha ammesso Di Masi – ma era un anno zero e come tale c’erano dei rischi») e la crescita e la valorizzazione dei giovani del settore giovanile (alla cui guida è stato confermato Nereo Omero: per lui prolungamento del contratto fino al 2021) e di quelli che arriveranno. «Inutile dire cosa siano per me i grigi – ha sottolineato l’ex capitano – di certo l’idea è quella di una squadra che corre e che lotta, con giocatori umili».
Si parte dai 15/16 sotto contratto, ma è chiaro che la prima mossa del nuovo ds sarà la scelta dell’allenatore: «Colombo ha fatto bene, ma voglio cominciare con una decisione mia. Troppo presto per fare nomi: di sicuro dovrà avere qualche anno di esperienza, visto che dovrà far crescere dei ragazzi, e dovrà naturalmente sposare il nostro progetto e avere una mentalità vincente. In una decina di giorni vorrei portare una rosa di nomi al presidente». Che conferma come l’organigramma resti invariato («in una società snella come la nostra non serve un direttore generale») e si augura di avere a che fare con una Lega dalla norme certe («ma non mi illudo, con il Palermo che non si sa che fine farà e con l’incertezza che caratterizza sempre il nostro calcio»).
Di sicuro, a giocarsi la B sono rimaste in quattro: Pisa e Triestina (che si sono affrontate già ieri nella semifinale di andata, con il ritorno in programma domenica) e Piacenza-Trapani (che scenderanno invece in campo sabato 8 e sabato 15 giugno). In caso di parità, varrà la differenza reti e, in caso di perdurante parità, tempi supplementari ed eventualmente i calci di rigore. Le due vincenti saranno promosse in serie B. In coda, invece, Bisceglie e Lucchese si affronteranno sabato nel ritorno dei playout, con i toscani vincitori all’andata per 1-0.
Marina Feola