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Benedizione della tavola lignea

PECETTO DI VALENZA

Benedizione della tavola lignea

È trascorso poco meno di un mese dalla benedizione delle pale del maestro Cerino Badone a Pecetto di Valenza che l’iconografia del patrimonio artistico delle chiese del paese, si arricchisce con un’altra opera d’arte, realizzata dalla pittrice locale Enrica Rossi Negri. Raffigura un protagonista della storia cristiana la cui santità ha toccato anche le nostre colline pecettesi: San Bernardino da Siena. Successivamente alla benedizione della pala nella santa Messa domenicale, il diacono don Luciano Orsini ha descritto durante l’omelia la vita del santo riconoscendo in lui un’abilità, oltre che da predicatore ispirato dallo Spirito, anche di quello che oggi giorno potremmo definire un abile “pubblicitario”. Il Santo insisteva difatti nelle sue prediche, sull’importanza della devozione al Santissimo Nome di Gesù e ideò il trigramma “Ihs” che, dipinto su una tavoletta, accostava ai fedeli per essere baciato. La pala raffigura proprio il Santo che, indossando il suo abito di francescano predicatore, tiene in mano questa tavoletta, quasi ad invitare anche noi al bacio.

L’opera andrà a completare la decorazione del presbiterio della chiesa della Santissima Trinità dove, nel mese di febbraio, ne è stata accolta un’altra, raffigurante questa volta San Sebastiano, e realizzata sempre dalla pittrice Enrica Rossi Negri. L’artista che sa donare ai suoi lavori il fascino del vissuto e l’ispirazione dello spirito, è stata anche l’autrice di un’altra pala lignea raffigurante un santo della nostra terra: San Luigi Orione. Nella stessa chiesa trovano collocazione altre due opere di grandi dimensioni del già citato maestro Cerino Badone: una dedicata a Santa Faustina e a San Giovanni Paolo II e un’altra opera con Gesù Misericordioso. La chiesa della Santissima Trinità ha visto recentemente un profondo restauro che, grazie all’interessamento del Delegato vescovile ai Beni Culturali della diocesi prof. Luciano Orsini e ai fondi di privati ed Enti sensibili al patrimonio artistico locale, nonché all’indispensabile sostegno della Cei con lo stanziamento di una somma derivata dall’otto per mille alla Chiesa, ha ridato il meritato splendore a questo autentico gioiello dell’arte barocca riedificato nel 1765.

La ristrutturazione ha coinvolto non solo la struttura esterna ma anche l’interno dove ora i colori degli affreschi, grazie all’opera restauratrice di Federico Orsini e Barbara Massazza, hanno riacquistato il loro splendore originario e le nuove tavole realizzate trovano un perfetto accostamento sia nei cromatismi che nella tradizione che questo piccolo paese può offrire. Molto apprezzato anche l’altare marmoreo per la celebrazione liturgica, realizzato con gli elementi lapidei donati alla chiesa e il sostanziale contributo dei coniugi Rosa e Aldo Monticone. Un’ultima considerazione, anzi, un invito: una chiesa bella non può considerarsi tale se rimane chiusa agli occhi dei fedeli, venite dunque a Pecetto in un qualsiasi giorno della settimana e troverete sempre la porta aperta!

Luca Bortoloni

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