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I quattro oggetti per diventare Santi

IL #GRANELLODISENAPE DI ENZO GOVERNALE

Come vi dicevo qualche tempo fa, abbiamo aiutato le Figlie di Maria Ausiliatrice a realizzare un progetto per raccontare Madre Mazzarello. Di quel lavoro mi hanno colpito gli oggetti scelti per rappresentare la sua vita e li vorrei condividere con voi. Il primo oggetto è una stella: Si narra che Main piccolina sovente ammirasse con suo papà le stelle, ed è rimasta storica questa domanda della giovane: «Che cosa faceva Dio prima di creare il mondo?». La sana curiosità di Maìn di sapere del “tempo libero” di Dio è uno dei modi più delicati di coltivare un’amicizia, preoccupandosi di cosa potesse fare da solo! «Sì, va bene aiutare la famiglia; ma perché non pensare anche alle fanciulle del paese? Sarebbe una cosa ottima. Ma come fare?». Pensa e ripensa; e tra gli altri pensieri le spuntò questo: «Se imparassi il mestiere della sarta? Non è un mestiere faticoso, e potrei radunare delle ragazze per insegnar loro il cucito, e così toglierle dai pericoli e dar loro buoni consigli». Ecco come è possibile trasformare l’azione in affetto: ago e filo possono cucire tra di loro vite e vissuti. Una corda da saltare: Voleva che tutte partecipassero alle ricreazioni e fossero santamente allegre; prendeva parte ai loro giuochi per conoscere meglio il loro carattere e saperle guidare e formare secondo lo spirito di Don Bosco. Qualche volta esclamava: «Coraggio, e ogni salto sia un atto di amor di Dio!». L’ultimo oggetto è una fotografia: l’immagine di tante vite incrociate l’una con l’altra, accolte dal cuore e dalle braccia di Maìn e delle tante figlie di Maria Ausiliatrice. Perché la condivisione e la comunione in Gesù possono portare lontano, fino a Lui.

Enzo Governale
@cipEnzo

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