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Orale promosso, seconda prova rimandata

MATURITÀ 2019

Le impressioni dopo il nuovissimo esame tra “buste chiuse”, prove difficili e alternanza scuola-lavoro

I maturandi 2019 sono diventati a tutti gli effetti “maturi”. Affrontata anch’io la Maturità, quella scientifica, posso parlare delle impressioni che mi ha lasciato. Come mi aspettavo, la prima è stata in generale la più abbordabile delle tre parti che compongono il nuovissimo esame. Quasi tutti abbiamo trovato tra le tipologie proposte quella più adatta a noi, pur dovendoci confrontare con tracce talvolta troppo ampie e particolareggiate. Gli spunti della tipologia “C” presentavano per esempio testi d’appoggio abbastanza lunghi e precisi, e non è stato semplice creare un discorso allo stesso tempo esteso e non banale. I risultati sono stati spesso più alti di quelli dello spauracchio annunciato: la seconda prova, un mix delle principali materie d’indirizzo. Nel caso del liceo scientifico sono state verificate fisica e matematica. Abbiamo svolto problemi e quesiti più complicati di quelli proposti in classe, e in genere inadatti alla preparazione media degli alunni. Nonostante le commissioni non si siano accanite, i voti della seconda prova sono stati spesso insoddisfacenti, specialmente per chi era abituato a risultati diversi.

Le eccezioni ci sono state, ma il numero di chi ha raggiunto il punteggio pieno di entrambi gli scritti è stato esiguo. Se la seconda prova è stata quella più caratteristica dell’indirizzo scolastico, l’orale è stato simile in ogni scuola (quasi come la prima prova, uguale dappertutto). Le differenze stavano negli argomenti delle buste, altra grande novità di questa maturità. Il candidato ha dovuto scegliere una delle tre buste chiuse sorteggiate in precedenza dal Presidente, e da lì partire con un discorso multidisciplinare. I professori erano poi liberi di intervenire per aiutare a fare un collegamento o per entrare più nello specifico. Dopo questa parte, la più complessa, veniva la relazione sull’alternanza scuola-lavoro, la domanda su Cittadinanza e Costituzione e una rapida visione degli scritti. Ho trovato questa prova interessante per la possibilità di creare un proprio discorso e inserire le proprie conoscenze. È stata una “sfida”, dovendo cercare di parlare il più possibile per evitare domande dei professori che potessero mettere in difficoltà. Molti erano spaventati per ciò che avrebbero potuto trovare nelle buste. In effetti, l’imprevedibilità è stata massima. Sono state pescate immagini, frasi, documenti e dispositivi di fisica. La soggettività della prova, sia nella preparazione delle buste che nelle valutazioni, è l’aspetto che ho apprezzato di meno, anche se l’orale si presta facilmente a interpretazioni personali. Le impressioni finali non hanno cambiato la mia valutazione del nuovo format. Il nuovo tipo di esame di maturità, per quanto mi riguarda, è promosso, anche se non con giudizio eccellente. Come già pensavo prima di affrontarla, la prima prova ha dato possibilità a tutti di ambire a una valutazione più che soddisfacente.

La seconda prova, invece, è stata strutturata in un modo a cui ancora non eravamo pronti, pur sapendo cosa ci attendeva a grandi linee. Abituati a ragionare fino a gennaio della quinta a compartimenti stagni, è stato poi difficile in così poco tempo cambiare mentalità. È diverso studiare un argomento di matematica e uno di fisica separatamente o trovarseli entrambi in un problema. I maturandi dei prossimi anni saranno sempre più allenati. Potranno apprezzare l’idea di unire e testare le materie fondamentali dell’indirizzo scolastico scelto, anche per dare un’indicazione più veritiera agli alunni stessi sulle proprie capacità. Infine, trovo la prova orale così strutturata utile per verificare non solo le conoscenze, ma anche le competenze dei candidati. Saper parlare in pubblico davanti alla commissione, dovendo creare sul momento un discorso coerente e accattivante, è un esercizio difficile ma allo stesso tempo stimolante. E molto efficace in previsione di un impiego lavorativo, soprattutto in alcuni ambiti. L’esperienza di alternanza scuola-lavoro non ha sempre offerto agli studenti materiale sufficiente per produrre una relazione. Per questo ci si è dovuti ingegnare in certi casi, come per chi ha svolto l’alternanza in attività commerciali locali. Ritengo importante la domanda di Cittadinanza e Costituzione finale all’interno di un esame che cerca, a fatica, di rendere se stesso e il sistema scolastico più vicino alla realtà di tutti i giorni. Un caloroso saluto va a tutti i “maturi” come me, ora impegnati in una scelta di vita: cosa fare dopo questi lunghi e densi anni di superiori.

Marco Lovisolo

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