Promozione del Patrimonio artistico
I video e le immagini dell’associazione Arte&Memoria, anche nelle nostre chiese
Valorizzare il territorio, far scoprire i luoghi sacri e creare una sensibilità nuova su questi ambienti, spesso dimenticati. Sono questi i principali obiettivi dell’associazione “Arte&Memoria”, nata nel settembre di quest’anno. Abbiamo incontrato la presidente Barbara Ferrando (nella foto qui sotto), per conoscere meglio i progetti in corso, che vedono protagonista anche la nostra diocesi.
Barbara, su che cosa vi state impegnando?
«Attualmente stiamo lavorando a un progetto denominato “Luoghi sacri”, e per luogo sacro intendiamo qualsiasi luogo, di qualsiasi religione, consacrato e non, appartenente a diocesi, comuni o privati, costruito prima del 1900. Stiamo provando a creare una videoteca, con un archivio di immagini dei luoghi sacri del territorio al fine di conservarne la memoria. Vorremmo anche che tutto questo alimentasse il turismo religioso, che qui in Piemonte è molto presente».
In questo la diocesi come collabora?
«Vogliamo ringraziare la diocesi di Alessandria perché è stata la prima a credere nel nostro progetto. Con noi collabora il diacono professor Luciano Orsini, delegato diocesano per i Beni culturali, e stiamo lavorando anche con le diocesi di Casale Monferrato e Tortona. Inoltre in una sua lettera il cardinal Gianfranco Ravasi, presidente della Pontificia commissione per i Beni culturali della Chiesa, ci ha espresso il suo apprezzamento spronandoci a continuare la nostra opera in Piemonte e Valle d’Aosta».
Quali sono i luoghi in diocesi che andrebbero valorizzati maggiormente?
«Sicuramente l’ex ospedale militare di Alessandria, e poi la cappella che è all’interno della Cittadella. Ma anche la Santissima Trinità da Lungi a Castellazzo Bormida, che è privata e ha bisogno di restauri. Ma questi sono solo alcuni esempi di chiese che sono chiuse e stanno morendo, senza che qualcuno faccia qualcosa…».
Come possiamo seguire i vostri lavori?
«Li potete vedere su Radio Gold, canale 654 del digitale terrestre, ogni martedì alle 19.40 e, in replica, il sabato alle 9.40 e domenica alle 12.40. Ma abbiamo anche un canale YouTube che si chiama “inthestreet fotografia”».
Quanti video avete realizzato?
«Ne abbiamo già fatti una trentina, ma abbiamo intenzione di arrivare a un centinaio all’anno. Ogni cinque video faremo anche un’intervista a un personaggio significativo del territorio. La gente normalmente non si rende conto di quanto sia difficile gestire le chiese, sia dal punto di vista economico che pratico. E ogni dieci video vogliamo uscire dal Piemonte: il primo video all’estero l’abbiamo girato a Parigi, nella chiesa di Saint-Merri».
Non solo Piemonte, dunque.
«Noi vorremmo arrivare a far conoscere le condizioni dei luoghi sacri non solo nel nostro territorio ma in tutta Italia. Perché queste sono le nostre radici… Ci sono luoghi che devono essere filmati, perché magari tra qualche anno, purtroppo, potrebbero non esserci più. Facendo questo, ovviamente, ci piacerebbe essere di stimolo affinché le diocesi possano continuare a mantenere queste opere d’arte».
Come vi si può sostenere?
«In varie forme: sia sponsorizzando economicamente i video, sia sostenendoci con un contributo su Tipeee.com/arte-memoria».
Alessandro Venticinque