Domenica l’Assemblea elettiva

Azione Cattolica diocesana

Dalle 15 alle 18.30 a San Giovanni Evangelista

Si svolgerà domenica 9 febbraio (dalle 15 alle 18.30 presso la Parrocchia di San Giovanni Evangelista di Alessandria) l’assemblea diocesana dell’Azione Cattolica. Una tappa che si inserisce nell’ampio percorso assembleare che ogni tre anni coinvolge tutti i livelli dell’associazione da quello parrocchiale a quello nazionale. Interverranno il nostro Vescovo monsignor Guido Gallese e Gioele Anni, consigliere nazionale AC che nell’ottobre 2018 ha partecipato come rappresentante dei giovani italiani al Sinodo dei Vescovi. Abbiamo chiesto a Elisabetta Taverna, presidente diocesana dell’Azione Cattolica, di indicarci tre buoni motivi per cui non mancare. «Prima di tutto l’assemblea è un appuntamento all’insegna della partecipazione. Non è solo per “addetti ai lavori” né esclusiva degli aderenti dell’AC. Serve per verificare il cammino compiuto e condividere le priorità con cui intendiamo proseguirlo. Un modo per guardare avanti consapevoli che la storia di cui con gratitudine ci sentiamo custodi non ci tiene ancorati al passato ma ci dà motivazione per impegnarci “qui e ora”» spiega Taverna.

E il secondo motivo? «Festeggiare insieme una ricorrenza particolare: il 50° anniversario del nuovo statuto dell’AC. Ancora una volta una pagina di memoria ci sorprende con la sua attualità. Popolarità, democrazia, vocazione laicale, responsabilità educativa: rileggere le scelte e le intuizioni profetiche suscitate dal Concilio Vaticano II ci fa trovare coordinate preziose per affrontare le sfide di oggi». Ma non è tutto. «Infine, crediamo che l’assemblea sia un’occasione per respirare e sostenere quel clima positivo in cui stanno maturando nuove scelte e prospettive di impegno soprattutto tra i giovani. Il rilancio della proposta educativa dell’ACR e del cammino del Movimento Studenti, per citare due progetti che ci stanno particolarmente a cuore, sono esperienze che possono arricchire non solo l’associazione ma la nostra comunità locale» conclude la Presidente diocesana.

M. L.