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L’Italia ha votato: chi ha vinto, chi ha perso

Referendum: Sì al taglio dei parlamentari

Chiamati alle urne (domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15) gli italiani hanno risposto “presente”. Una tornata elettorale spalmata su due giorni per gli elettori chiamati a decidere sul referendum per il taglio dei parlamentari, ma non solo. Alle urne anche sei Regioni per eleggere il governatore, due collegi uninominali per le votazioni suppletive del Senato (in Sardegna e Veneto) e 962 Comuni italiani per stabilire il primo cittadino.

Gli italiani hanno scelto: Sì al taglio del numero dei parlamentari. Una vittoria netta (ma non troppo) che ha visto il voto a favore del referendum toccare il 69,6% (poco più di 17 milioni di votanti) mentre il No ha ottenuto il 30,36% (7 milioni e mezzo di voti).

Per le Regionali il centrodestra (Liguria, Veneto e Marche) e il centrosinistra (Toscana, Campania e Puglia) si dividono equamente tre regioni a testa. Nessuna vittoria per il Movimento 5 Stelle che ha subito un vistoso calo di consensi. Anche la Lega non ha sfondato, malgrado la vittoria schiacciante del governatore del Veneto, Luca Zaia (76%), che sembra candidarsi come nemico più agguerrito di Salvini all’interno del Carroccio.

Alle urne anche per le votazioni suppletive del Senato, con una doppietta di centrodestra: per il collegio uninominale Sardegna 03 vince Carlo Doria (40,2%), mentre per il collegio uninominale 09 in Veneto vince Luca De Carlo (71,87%).

Erano 14 i Comuni della nostra provincia in cerca di un sindaco. A Valenza non è “buona la prima”: sarà ballottaggio tra Luca Ballerini (il centrosinistra ottiene il 44,16%) e Maurizio Oddone (risponde il centrodestra con il 43,20%). Un posto per due che verrà assegnato, con il confronto secco alle urne, domenica 4 e lunedì 5 ottobre.

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Referendum

Il Sì vince con il 69,6% dei voti, i No si fermano al 30,36%. Spostandoci in Piemonte il voto a favore del referendum si è attestato al 68,41% contro il 31,59%. Dati molto simili nell’alessandrino dove il Sì ha vinto con il 68,53%, mentre il No ha ottenuto il 31,47%. Nello specifico il Sì ha stravinto al Sud, con Regioni in cui ha sfiorato anche l’80%, mentre al Centro e al Nord il distacco è stato decisamente minore. Il No è andato meglio nelle grandi città che nei piccoli centri.

Una svolta storica per il nostro Paese che ricorderà questa tornata elettorale anche per essere la prima nell’era Covid-19. La paura del contagio non ha tenuto gli italiani lontani dalle urne, l’affluenza nazionale si attesta intorno al 53,8%. In Piemonte ha votato il 51,55% degli aventi diritto, dati leggermente più bassi per la provincia di Alessandria dove solo il 49,44% (159.949 votanti) ha espresso il proprio voto. La maggioranza di governo ha commentato con soddisfazione questa vittoria.

«Quello raggiunto oggi è un risultato storico – ha scritto sui social il ministro degli Esteri ed esponente del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio – Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno». «Con la vittoria del Sì si apre ora una stagione di riforme: lo vogliamo e con gli alleati faremo di tutto perché vada avanti spedita» commenta Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico.

Tra i delusi c’è anche il presidente dei deputati della Lega, Riccardo Molinari che su Twitter ha scritto: «Ora la logica conseguenza sarebbe che si sciogliessero le Camere per sperimentare finalmente l’efficienza conquistata con la riforma. Sarebbe strano avere un Parlamento non in linea con la Costituzione nella sua composizione e ancora più strano pensare che un Parlamento sfiduciato dai cittadini possa scegliere il prossimo Presidente della Repubblica».

Regionali

La sfida tra centrodestra e centrosinistra per eleggere il Governatore di sei Regioni è terminata 3 a 3: vediamo i risultati.

In Liguria confermato il governatore uscente di cdx Giovanni Toti con il 56,13%, lo sfidante della coalizione di csx e M5s, Ferruccio Sansa, ottiene il 38,90% delle preferenze.

Trionfo (e riconferma) per Luca Zaia in Veneto, la percentuale per il cdx va oltre il 76,79%. Arturo Lorenzoni, lo sfidante di csx, ottiene solo il 15,72%.

In Toscana regge il csx di Eugenio Giani che supera, con oltre il 48%, l’esponente di cdx Susanna Ceccardi (ferma al 40%).

Nelle Marche vittoria per il cdx Francesco Acquaroli (esponente di Fratelli d’Italia) con oltre il 49,13%, contro il csx di Maurizio Mangialardi fermo al 37,29%.

Vittoria netta del governatore uscente delle Campania, Vincenzo De Luca: la sua coalizione di csx ottiene il 69,48%, il cdx di Stefano Caldoro non va oltre il 18,06%.

In Puglia il testa a testa se lo aggiudica, riconfermandosi al timone della Regione, il csx di Michele Emiliano (con il 46,78%). L’esponente di cdx Raffaele Fitto ottiene solo il 38,93%.

Comunali

Comunali. Spostandoci alla provincia di Alessandria erano 14 i comuni chiamati a eleggere il proprio sindaco.

Borgoratto riconfermato sindaco Simone Bigotti, eletto con un plebiscito del 100%.

Rocca Grimalda eletto Vincenzo Cacciola, con il 50,12%.

Moncestino vince Bruno Poles con il 67,39%.

Montacuto vittoria per Piero Frascaroli Calvino, con il 53,26%.

Carrega Ligure il nuovo sindaco sarà Luca Silvestri, eletto con il 67,86% dei voti.

Castelletto d’Erro vince Anselmo Carlo Levo, con il 53%.

Pietra Marazzi confermato sindaco, l’unico candidato, Claudio Aiachino.

Cassine è stato eletto Carlo Felice Maccario, con il 31,30%.

Rivalta Bormida eletto Claudio Pronzato, con il 77,09%.

Gavi vittoria per Carlo Massa, con il 72,62%.

Frassinello Federico Andreone vince con il 51,29%.

Gamalero eletto Gian Pietro Ferasin, con il 50,83%.

Valenza testa a testa tra Ballerini e Oddone: si tornerà alle urne per il ballottaggio il 4 e 5 ottobre.

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