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Rosario Livatino sarà Beato

Il “giudice ragazzino” di Canicattì

l Servo di Dio Rosario Angelo Livatino sarà beato. La notizia è arrivata martedì 22 dicembre, con il via libera di papa Francesco dopo l’udienza con il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Il “giudice ragazzino”, nato a Canicattì (AG) il 3 ottobre 1952, venne ucciso dalla mafia «in odio alla fede», il 21 settembre del 1990, sul viadotto Gasena lungo la SS 640 Agrigento-Caltanissetta.

Aveva 38 anni quando i colpi di pistola di quattro sicari gli tolsero la vita. Dava fastidio alla criminalità organizzata per il suo lavoro di magistrato nel Tribunale di Agrigento: dal 29 settembre ’79 al 20 agosto ’89, come sostituto procuratore della Repubblica, si occupò delle più delicate indagini antimafia, di criminalità comune ma anche di quella che poi negli anni ’90 sarebbe scoppiata come la “Tangentopoli siciliana”.

«La motivazione che spinse i gruppi mafiosi di Palma di Montechiaro e Canicattì a colpire il Servo di Dio fu la sua nota dirittura morale per quanto riguarda l’esercizio della giustizia, radicata nella fede» scrive la Congregazione in una nota. Questo stile emerge con chiarezza in una celebre frase di Rosario: «Noi siamo uomini semplici. Non dobbiamo agire per finire sui giornali, ma per un senso di dovere».

Oltre a Livatino, saranno beati altri sette Servi di Dio: Vasco de Quiroga, Bernardino Piccinelli (al secolo: Dino), Antonio Vincenzo González Suárez, Antonio Seghezzi, Bernardo Antonini, Ignazio Stuchlý e Rosa Staltari.

Leggi anche il nostro speciale su Rosario Livatino:

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