Home / Chiesa / Giubileo d’oro: 50 anni di fede e fraternità

Giubileo d’oro: 50 anni di fede e fraternità

Rinnovamento nello Spirito Santo

Dal 26 al 28 novembre i gruppi e le comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo hanno inaugurato il Giubileo d’oro: 50 anni dalla nascita dei primi gruppi in Italia a partire dall’autunno del 1971, quando il Rinnovamento Carismatico Cattolico cominciava a muovere i primi passi e, dal gennaio 1972, vedeva sorgere le prime realtà, a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana, e a San Mauro Pascoli, nella Diocesi di Rimini.

Il Giubileo d’oro è stato inaugurato con la solenne Celebrazione Eucaristica del 26 novembre nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma presieduta dal cardinal Stanislaw Rylko (presidente del Pontificio Consiglio per i Laici fino al 2016) con un dono speciale: l’Indulgenza plenaria concessa da papa Francesco, mediante la Penitenzieria Apostolica, per le attività che si svolgeranno nel corso del Giubileo stesso, alle condizioni indicate dalla Chiesa, ai membri del Movimento e ai fedeli che si uniranno alle celebrazioni previste nel corso del Giubileo d’oro del Rinnovamento nello Spirito, dal 26 novembre 2021 al 26 novembre 2022.

Tra i partecipanti alla Celebrazione sono stati inviati fratelli “ambasciatori”, provenienti da tutte le diocesi d’Italia, i quali hanno portato nelle proprie realtà la “lampada del Giubileo”, che verrà accesa per tutto l’anno giubilare dai gruppi e le comunità del RnS.

Nei due giorni successivi invece l’evento si è svolto contemporaneamente a Fiuggi e in 137 luoghi diocesani d’Italia, in alcuni momenti collegati in diretta mediante maxischermi, e ha visto la partecipazione di più di 12 mila fedeli che hanno riassaporato la gioia e la bellezza di ritrovarsi di nuovo insieme dopo il periodo del lockdown. Nella nostra realtà locale l’evento è stato vissuto dai gruppi della Diocesi di Alessandria e di Acqui riuniti presso la sala polivalente della parrocchia di San Michele di Alessandria. Non sono mancati bambini e ragazzi che hanno partecipato alla Conferenza attraverso il meeting, a loro dedicato, con il supporto degli animatori che ci hanno regalato un bel momento di festa e di evangelizzazione con le loro interviste ai presenti e i canti gioiosi.

L’intervista al Vescovo

La nostra Conferenza si è conclusa con la Celebrazione Eucaristica celebrata dal nostro Vescovo monsignor Guido Gallese, che ci ha invitato a invocare lo Spirito Santo per offrire noi stessi come sacrificio gradito a Dio e, in questo anno giubilare, vigilare e tenere viva la fede, invocando i doni e la grazia dello Spirito Santo per poter essere cristiani nuovi, forti, servendo il Signore nella gioia, crescendo nell’amore tra noi e verso tutti. Caldamente siamo stati incoraggiati a continuare a «obbedire alla voce dello Spirito Santo».

Monsignor Gallese, lei è appena rientrato dal Ritiro nazionale per i sacerdoti, religiosi e i diaconi del Rinnovamento nello Spirito Santo di Assisi, che ha guidato dal 8 al 13 novembre scorso: volevamo ci raccontasse non tanto l’esperienza che lei ha fatto ma che cosa è scaturito nel suo cuore di pastore: le aspettative, le speranze…

«Per me e stata un’esperienza bellissima e profonda: devo dire che nel predicare a questi sacerdoti ho ricevuto tantissimo, credo di aver ricevuto molto più di quello che ho dato. Abbiamo potuto sperimentare relazioni Vescovo-sacerdoti prive dei soliti ostacoli che a volte toccano questa relazione di paternità: ostacoli dovuti soprattutto all’obbedienza, che spesso è faticosa, in un tempo in cui magari devi chiedere a un parroco di spostarsi perché si è in pochi e bisogna girare come dei “globetrotter”… Da questo punto di vista è stata un’esperienza molto bella, sia per me che per loro».

Il Papa ci chiede di camminare insieme in questo Sinodo per ravvivare la nostra comunione e la nostra comunità: lei che cosa pensa per la nostra Diocesi?

«Nella nostra Diocesi il 16 gennaio avremo una convocazione in Cattedrale e cominceremo i lavori del nostro cammino sinodale, che ci condurrà a definire e organizzare le “zone pastorali” in ordine a una vita di “unità pastorale”: questo è un momento bello per sperimentare come si vive insieme anche un discernimento a partire dalla preghiera, dalla Parola di Dio, e andando in avanti. Credo sia un’occasione bella per sperimentare la natura vera della Chiesa».

Eccellenza, che cosa vuole dire a noi animatori del Rinnovamento nello Spirito?

«Il vostro ruolo è importante perché siete e dovete essere testimoni del Signore risorto, e custodi di un’esperienza ecclesiale importante: l’esperienza comunitaria che si fa, ovunque si faccia, in qualunque realtà, oggi è un dono prezioso che va custodito. Perciò siate forti, imparate a fare di ogni difficoltà un’occasione di crescita, superate le divisioni nell’amore, nella carità, nelle fatiche, perché il Signore vuole servirsi di voi. Il Signore vi accompagni, vi aiuti e vi benedica».

Emanuela Guerci
Coordinatrice diocesana RnS

Leggi anche:

Check Also

Uniti nel dono – La nostra Diocesi festeggia la Giornata ecumenica del Creato

Don Di Luca: «Un’opportunità per ripensare il nostro stile di vita. Fermiamoci e ragioniamo sulle …

%d