Papa Francesco
«Questo è quello che sente un anziano quando i nipoti vanno a parlare con loro: si sentono ravvivare, “la mia vita è ancora è qui”». Queste le parole, a braccio, del Papa al termine dell’udienza di mercoledì 30 marzo.
«È tanto importante andare dagli anziani, ascoltarli, parlargli, perché si fa questo scambio di civiltà, di maturità fra giovani e anziani, e così la nostra civiltà va avanti in modo maturo. Solo la vecchiaia spirituale può dare questa testimonianza, umile e folgorante, rendendola autorevole ed esemplare per tutti» le parole di Francesco. «La vecchiaia che ha coltivato la sensibilità dell’anima spegne ogni invidia tra le generazioni, ogni risentimento, ogni recriminazione per un avvento di Dio nella generazione che viene, che arriva insieme con il congedo della propria» ha concluso il Papa: «Gli anziani con questa sensibilità sorpassano il conflitto, vanno oltre, all’unità, non al conflitto. Questa sensibilità spirituale è cosa impossibile agli uomini, ma possibile a Dio».
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