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Dopo nove anni di Memorial Riva, Ortincontra guarda al futuro

Intervista ad Antonio Frisina, presidente del circolo

Quella appena terminata è stata un’edizione speciale per il Memorial “Riva”. Questo, infatti, è ​​l’ultimo anno per il tradizionale torneo estivo di calcio del circoloOrticontra“, in via Santorre di Santarosa 14, ad Alessandria. Il Memorial, dedicato ad Andrea Riva (avvocato e frequentatore del circolo, scomparso prematuramente nel 2012), oltre a divertire i fedelissimi e gli appassionati, come ogni anno ha fatto anche del bene: «Abbiamo raccolto circa 500 euro da donare all’associazione “SoleLuna”, che si occupa di persone con disabilità psicofisica. In più, la famiglia di Andrea Riva ha donato anche 500 euro alla “Fondazione Mago Sales” di Torino». A raccontarcelo è Antonio Frisina (nella foto, realizzata da Tony Frisina), presidente di “Orticontra”. A lui chiediamo dei progetti futuri per lo storico circolo che si trova alle spalle della gradinata nord del “Moccagatta” di Alessandria. Ma anche un pensiero sui Grigi: argomento fisso per chi passa da “Ortincontra”.

Antonio, questo è stato l’ultimo torneo di calcio al circolo?

«Sì, con tutta probabilità è stato l’ultimo torneo. Abbiamo presentato un progetto sportivo in Comune, che riguarderà due campi da padel e due da tennis. La prima motivazione è quella di dare nuova vita sportiva al circolo, cercando di valorizzare ciò che questo luogo era una volta, per renderlo più moderno e creare più opportunità, in modo che possa essere frequentato da tante persone, di ogni generazione, oltre ai soci. E, in secondo luogo, ovviamente, per avere un ritorno economico e poter fare altri investimenti, sempre nel circolo».

Come è andata quest’ultima edizione?

«Una delle edizioni più belle, subito dopo la prima, perché all’inizio era una novità e c’era curiosità nel capire come giocare in un campo atipico rispetto agli altri (si gioca 4+1, in un campo molto piccolo e in erba, ndr). Ricordo, infatti, che nella finale del primo torneo erano presenti circa 300 persone. Quest’anno abbiamo iniziato il 15 giugno e terminato il 15 luglio. Anche se le cifre erano diverse, c’è stata comunque molta partecipazione: alla finale erano presenti circa 150 persone. Anche in questa edizione c’è stato un livello importante, con le dieci squadre che ci tenevano a partecipare perché affezionate a questo posto e alla manifestazione. A questo aggiungiamo anche l’opportunità di fare del bene sostenendo sempre associazioni vicine al pensiero e alla volontà di Andrea».

La famiglia di Andrea come ha vissuto questi anni?

«Loro sono molto contenti, assistono a tutte le partite, non ne saltano una… Ma posso dire che ci danno una mano tutto l’anno, per far sì che il circolo vada avanti. Nel dolore di aver perso il figlio, la sua famiglia vive un’esperienza importante con noi: ne siamo tutti davvero felici. Il campo è intitolato ad Andrea e continuerà a esserlo. Chissà, magari in futuro organizzeremo un torneo di padel in suo ricordo».

C’è qualcuno che vuoi ringraziare?

«Ringrazio le tante persone che hanno collaborato. Cito le prime che mi vengono in mente: Giancarlo Vaccarella, Nello Di Rubba, Davide Solari, Fabio Valenti e Luca Cassano. Ma potrei andare avanti per ore. Ringrazio tutti i soci che mi hanno dato una mano, in particolare le mie figlie, Erika e Bianca. Ma anche mio cugino, Tony Frisina, che ha scattato le fotografie più belle di questo torneo. E, infine, anche l’arbitro Riccardo Falzone che ha dato l’addio al fischietto, proprio con la fine del memorial».

Il circolo è attaccato allo stadio Moccagatta, quindi, il legame con l’Alessandria calcio è forte. Non posso non chiederti cosa dicono i soci-tifosi che frequentano il circolo dell’attuale situazione dei Grigi?

«Sono tutti commenti molto critici contro la società, contro il presidente, il suo staff, il direttore sportivo e l’allenatore. Dimenticando però che, fino a otto mesi fa, erano gli stessi a parlarne bene! Senza capire che le cose non erano come se le stavano dipingendo. E oggi c’è contestazione».

Che futuro ti aspetti, e ti auguri, per l’Alessandria Calcio?

«Mi aspetto che al presidente passi questa arrabbiatura, che possa riprendersi e andare avanti. Quando si ricoprono questi ruoli, gli errori li commettono tutti. Adesso bisogna superarli, andare avanti e ripartire con un programma, magari meno ambizioso ma protratto nel tempo. Questa potrebbe essere la soluzione. Capisco che cedere o ripartire, oggi, è complicato, anche per la pesante zavorra economica dei contratti di giocatori e staff in rosa. Se non si sblocca questa situazione, ci saranno davvero grossi problemi. Ma il mio augurio è che si faccia, sempre e comunque, il bene dell’Alessandria calcio e dei suoi tifosi».

Alessandro Venticinque

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