Ospitalità religiosa
Pandemia, guerra e innalzamento dei costi energetici. Sono questi gli elementi che dal 2019 ad oggi hanno messo a dura prova il settore delle strutture ricettive gestite o di proprietà di enti religiosi, causando una contrazione dell’offerta da 220.000 a 180.000 posti letto, tra quelli destinati a soggiorni spirituali, turistici, lavorativi o studenteschi.
Lo rileva l’annuale rapporto dell’Associazione ospitalità religiosa italiana (ospitalitareligiosa.it), aggiornato ad aprile 2003. Il presidente Fabio Rocchi tiene però a precisare che «non si tratta quasi mai di perdite assolute, ma piuttosto di una costante riconversione ad altre destinazioni, come residenze per anziani, accoglienza per immigrati, ospitalità ai profughi ucraini o altre finalità sociali».
Le strutture ricettive del settore religioso e destinate al grande pubblico in Italia sono circa 2.400, con una media di 74 posti letto ciascuna, gestite da ordini, congregazioni, diocesi e parrocchie o di loro proprietà. A queste si aggiungono altre 500 strutture di impronta laica no-profit.
Per quelle di matrice religiosa, Roma e il Lazio rappresentano la fetta più ampia (29.484 posti letto), seguiti dal Veneto (19.397) e l’Emilia-Romagna (16.515).
Nella “densità” dei letti disponibili, spicca invece la Valle d’Aosta con 27 posti letto ogni 1.000 abitanti, seguita da Umbria (11) e Friuli-Venezia Giulia (8). In confronto al territorio, torna il Lazio con 27 strutture ogni 1.000 kmq, seguito dalla Liguria (21).
Tra i servizi più diffusi dell’ospitalità religiosa: il parcheggio auto (presente nel 73% delle strutture), il giardino (70%), la sala riunioni (68%) e il wi-fi (67%). Un terzo delle case si trova in città, un terzo in zone di montagna e l’ultimo terzo suddiviso tra mare e natura.
L’Associazione non-profit Ospitalità religiosa italiana gestisce il portale ospitalitareligiosa.it. Dalla sua pubblicazione nel giugno 2015 al 31 marzo 2023, il portale ha ricevuto 5.837.914 visite da 4.493.973 utenti, che hanno aperto 19.471.712 pagine (dati Google Analytics) e generato 249.660 richieste scritte di informazioni per soggiorni. Nel mese di marzo 2023 il 91% delle visite è arrivato dall’Italia. il restante è ripartito fra 133 Paesi di cui, ai primi posti, Francia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Olanda, Brasile e Austria. Il portale collabora attivamente e costantemente con l’Ufficio nazionale Cei per la Pastorale del tempo libero, Turismo e Sport, ed è presente su Facebook (Ospitalità Religiosa), Twitter (@ospitaly), Instagram (ospitalitareligiosa) e Pinterest (ospireligiosa).