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I dubbi restano. Ma adesso si comincia

Dopo la conferenza stampa dello staff tecnico

C’era attesa per la presentazione del nuovo staff tecnico dell’Alessandria. Non tanto – sia detto con il dovuto rispetto – per i volti nuovi (il tecnico Fulvio Fiorin, il ds Umberto Quistelli e il team manager Stefano Vercellotti), quanto per le possibili affermazioni di Enea Benedetto dopo una settimana che definire movimentata è dire poco. Invece, lunedì pomeriggio, nella sala stampa del Moccagatta, il presidente non ha rilasciato nessuna dichiarazione in merito alle vicende societarie «per non togliere attenzione alla parte sportiva», abbandonando poi la sala stampa.

I dubbi restano dunque sul tavolo, compresi quelli legati alle tempistiche dell’incontro “informale” che dovrà avvenire con Pedretti, che ancora detiene il 40% delle quote. Benedetto, però, ha voluto «rassicurare tutti rispetto al fatto che c’è un budget consolidato per il campionato», sottolineando anche come «umiltà, dedizione verso il club e la maglia e unità, intesa come senso di appartenenza che porta a remare insieme nella stessa direzione» saranno tre pilastri fondamentali per la prossima stagione.

A Umberto Quistelli, passato da direttore tecnico a direttore sportivo, il compito di provare a mettere insieme i pezzi: in uscita, dopo l’addio di Sini, ci sono tre giocatori dai contratti pesanti come Cori, Guidetti e Palombi, mentre in entrata è di martedì l’ufficialità del ritorno di Simone Ciancio (nella foto a lato). La squadra, dopo la pausa obbligata degli scorsi giorni, tornerà al lavoro questa mattina agli ordini di mister Fiorin, che ha indicato come ideale «una rosa composta da 25 giocatori, 22 più 3 portieri», precisando come lo staff sia in via di completamento, perché «Servili preparerà i portieri, Ievoli sarà il match analyst e Conti il masso-fisioterapista, ma stiamo valutando le figure di preparatore atletico e vice-allenatore. Che non sarà Guaraldo, che resta alla guida della Primavera e con cui lavoreremo in stretta sintonia». Resta una situazione piuttosto surreale, con una squadra che in qualche modo sta per iniziare la preparazione e che quasi impone di parlare di calcio giocato, anche se le perplessità sugli aspetti societari finiscono per oscurare il resto.

Marina Feola

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