L’osteria contemporanea del Santa Chiara
Chef Giorgio (nella foto qui sotto) ci fa accomodare nella bella sala di “Favorite!“, l’osteria contemporanea all’interno del Collegio Santa Chiara, in via Inviziati 1/B ad Alessandria. E subito, con l’entusiasmo che lo contraddistingue, ci racconta l’ennesima (e gustosa) proposta che non mancherà di deliziare il palato dei numerosissimi fan di “Favorite!”. Con una sorpresa: la ricetta del bagnetto alla piemontese, targata chef Giorgio…
Chef, innanzitutto: questa estate chiudete un po’?
«Solo dal 13 al 20 agosto, da domenica a domenica. Ma da lunedì 21 saremo di nuovo in pista!».
Ok. Ma da qui al 12 agosto, che succede?
«Da qui al 12, e poi dal 21 agosto, ogni venerdì riprendiamo il nostro appuntamento della “merenda sinoira” alla piemontese, con la formula delle portate “a scelta”. Dalle 19.30 in avanti».
Sarebbe a dire?
«Dal menù si possono scegliere tutte e dieci le portate, oppure solo otto, perché magari c’è qualcosa che a qualcuno non piace… penso alla lingua col bagnetto, per esempio. Il costo è di 16 euro per otto portate, e 18 euro per dieci. Acqua e caffè con la moka inclusi, mentre il calice di vino è a parte».
Che cosa c’è dentro a questa “merenda sinoira”? Ci fai qualche esempio?
«Quest’anno troverete la nostra tipica insalata russa. Tra l’altro, il “trucco” per non fare impazzire la maionese è che le uova devono essere a temperatura ambiente, mentre alcuni usano quelle prese direttamente dal frigo. Le uova per la maionese non vanno mai messe in frigo».
Ho una curiosità: prima hai parlato del bagnetto verde. Tu come lo fai?
«Per il bagnetto verde ci vuole ovviamente il prezzemolo, che va tritato rigorosamente a mano. Se lo frulliamo si brucia, e poi soprattutto perdiamo tutti i sentori».
Bene. Quindi prezzemolo tritato a mano.
«A mano. Poi mettiamo del pane raffermo, veramente raffermo, in un buon aceto di vino bianco e lo lasciamo macerare lì. E poi ti svelo un trucco…».
Finalmente!
«Aggiungiamo le acciughe, ma le mettiamo intere e lasciamo che si disfino».
Quindi, ricapitolando: prezzemolo, pane raffermo…
«Unisco l’aceto, un po’ di vino bianco, metto l’olio e butto le acciughe».
Che si disfano da sole. Ma quanto ci impiegano?
«Eh, almeno una settimana. Il bagnetto va mangiato minimo dopo sette giorni».
E l’aglio?
«Io non lo metto, perché alla maggior parte delle persone dà fastidio. Però l’aglio ci andrebbe, assolutamente… Se vuoi, puoi metterlo intero, schiacciato, e poi lo togli».
Niente sale?
«No, ci pensa già l’acciuga (sorride). Se vuoi, puoi aggiungere il peperoncino. Io uso quello fermentato, ma va bene quello che vi piace di più».
E l’uovo sodo?
«Io d’estate non lo metto, ma d’inverno sì… il tuorlo, però».
Dunque, il bagnetto che gusteremo qui al “Favorite!” nella tua “merenda sinoira” sarà senza aglio e senza uovo… ma con tutto il resto!
«Esatto. Vi invito ad assaggiarlo… non ve ne pentirete!».
Per prenotazioni, numero WhatsApp: 351 6304935.