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Giornata Missionaria 2023: Missione è annunciare Gesù Risorto

Giornata Missionaria 2023

“Cuori ardenti, piedi in cammino”: questo lo slogan per la prossima giornata missionaria mondiale che si celebra quest’anno domenica 22 ottobre. Torniamo a riscoprire la vita della Chiesa attraverso le modalità che Gesù Risorto indica anche a noi oggi: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato” (Matteo 28, 19-20). Come educare le nostre comunità a questa apertura missionaria universale?

La Chiesa, già da un secolo, ha adottato uno strumento pastorale che renda possibile la partecipazione di tutte le comunità e di tutti i credenti alla missione universale della Chiesa: si tratta delle Pontificie Opere Missionarie. San Giovanni Paolo II, nella enciclica Redemptoris Missio ricorda espressamente che «le quattro Opere Missionarie – Propagazione della Fede, San Pietro Apostolo, Infanzia Missionaria e Unione Missionaria – hanno in comune lo scopo di promuovere lo spirito missionario universale in seno al popolo di Dio» (n. 84).

Nella giornata missionaria mondiale ogni comunità cristiana si unisce spiritualmente a tutti i missionari inviati nel mondo ad annunciare il Vangelo fino agli estremi confini e, attraverso la raccolta di offerte a favore delle Pontificie Opere Missionarie, ogni parrocchia, ogni comunità che celebra l’Eucarestia, contribuisce al sostegno di tutti i missionari sparsi nel mondo e di tutte le comunità più povere di mezzi, quelle che vivono in situazioni di assoluta minoranza e quelle che soffrono controversie e persecuzioni. Nel Vangelo di Luca (cfr 24,13-35) papa Francesco ci invita a riscoprire l’esperienza dei discepoli in cammino verso Emmaus e a sentire dentro di noi la “conversione pasquale” che può rinnovare anche oggi la vita dei cristiani, la nostra esistenza, per avere – come loro -: «Cuori ardenti, piedi in cammino».

Attraverso l’esperienza di questi due discepoli che, nell’incontro con Cristo risorto, si trasformano in attivi missionari, Papa Francesco richiama prima di tutto il valore della Parola di Dio per la vita dei battezzati: «La conoscenza della Scrittura è importante per la vita del cristiano, e ancora di più per l’annuncio di Cristo e del suo Vangelo» «Gesù infatti è la Parola vivente, che sola può far ardere, illuminare e trasformare il cuore». In un secondo passaggio del suo messaggio (pubblicato interamente in queste pagine) il Papa ci sottolinea l’importanza dell’Eucarestia: «Occorre ricordare che un semplice spezzare il pane materiale con gli affamati nel nome di Cristo è già un atto cristiano missionario. Tanto più lo spezzare il Pane eucaristico che è Cristo stesso è l’azione missionaria per eccellenza, perché l’Eucaristia è fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa».

Ci auguriamo che le nostre comunità abbiano un cuore ardente per avvertire quanto sia importante ascoltare abbondantemente tutta la Parola di Dio, del Vangelo in modo particolare, dopo di ché anche noi potremo affermare (come dissero i due discepoli): «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre ci parlava?» (v. 32a). Loro che prima erano «tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti» (Lc 24,25), ora si trovano aperti a una nuova storia, lanciati verso un nuovo cammino. Mentre ci si lascia nutrire dalla Parola di Dio, si scopre che il Signore è presente e dona nuova forza perché è il Risorto che riattizza la fiamma della vita cristiana! Non le nostre iniziative soltanto, ma la Parola viva del Vangelo può trasformare uomini e donne fragili, in missionari, in profeti del Vangelo (l’etimologia di “profeta” indica il “portare ad altri la Parola di Dio, più che veicolare tutto con le parole, si tratta di portare in noi lo stile di Gesù). Missione è annunciare una persona viva, Gesù Risorto, ossia condividere il dono della vita, testimoniare che il nostro riferimento non è ad un rito (la celebrazione domenicale) ma ad un incontro con Colui che è presente nelle comunità, tra i fratelli che possiamo e dobbiamo ascoltare e accogliere maggiormente. Quando nel giorno di domenica – Giorno del Signore, Giorno della Chiesa – ci ritroviamo per ascoltare il Vangelo, nutriamo la fiducia che ci permette di guardare in modo nuovo i segni che il Risorto ha lasciato. Nel vangelo riconosciamo la nostra esperienza cristiana quando afferma: «si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero» (v. 31).

È Gesù che ci abilita alla missione, che ci attende (perché siamo “lenti di cuore”) e ci converte il cuore e la vita, per amare fino alla fine. A partire da quella Parola accolta e dai gesti che Gesù ha compiuto nella condivisione eucaristica, riscopriamo pure noi il significato della Sua vita e della Sua morte come dono di comunione. Riconoscere il Signore ha una splendida conseguenza: accende in tutti il desiderio di narrare ad altri qualcosa di Lui e ci ammaestra per vivere la vita buona, quella che sa curare le nostre relazioni, perché siano “vite di ed in comunione”!

Ci attendono due occasioni per celebrare la prossima Giornata Missionaria Mondiale: la Veglia missionaria diocesana sabato 21 ottobre alle ore 21, nella chiesa di Santa Maria di Castello, e la giornata Missionaria nella nostra parrocchia, dove pregare insieme perché ognuno viva la propria vocazione missionaria, il proprio donarsi come discepoli convertiti, e per sostenere con la nostra offerta e solidarietà le Chiese maggiormente povere nel mondo, con “Cuori ardenti e piedi in cammino”!

Don Valerio Bersano
Segretario nazionale della Pontificia Opera
della Propagazione della Fede

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