Dalla Veglia per la Vita del 2 febbraio: quel “no” ha fatto nascere Gioia

La testimonianza di Natasha che ha scelto la vita per sua figlia

Mi chiamo Natasha e sono mamma di una bambina di nome Gioia, che oggi ha 9 anni. 

La storia di Gioia è molto turbolenta, perché scopro di essere incinta all’età di 27 anni ma il mio compagno mi mette davanti a un ultimatum: o lui o la gravidanza!

Ovviamente non ho esitato a scegliere per il bambino, ma, quando l’ho comunicato a mio padre (perché mia madre l’ho persa all’età di 20 anni), lui si è subito ribellato e mi ha chiesto di abortire perché ero da sola, senza una madre che mi potesse aiutare ed abitavamo in un piccolo paesino di 400 persone: per lui era una vergogna! Io però non volevo e così, mentre lui si informa per l’aborto, io mi metto a cercare su Internet delle case per ragazze-madre. 

Trovo il Centro Aiuto alla Vita di Viterbo: con l’aiuto di un amico mi metto in contatto con loro e così parto senza dire a nessuno. Sono accolta in questo centro dalla signora Maria Fantini e dalle sue collaboratrici: mi offrono supporto psicologico e morale e mi fanno sentire subito a mio agio.

Il tempo passa e scopro di aspettare una bimba. Non ho esitato un secondo, si sarebbe chiamata Gioia: la mia Gioia più grande!!! 

Le cose pian piano cambiano anche a casa e così, quando la mia famiglia accetta la mia gravidanza, torno a casa ma resto sempre in contatto con la signora Maria. Il 29 dicembre nasce Gioia e nasco anche io come mamma: una felicità che non posso spiegare. 

Inizio subito a lavorare e mio padre mi aiuta con Gioia. Gioia cresce e la mia vita è perfetta così. A settembre del 2020 inizia la mia storia d’amore con un mio amico, andiamo a convivere da subito: io avevo trovato il mio principe, e Gioia il suo papà perché così lo chiamava. Nel 2021 decidiamo di trasferirci in Alessandria dove ci sono più opportunità di lavoro e un futuro migliore per Gioia: era tutto così perfetto per me che a volte credevo di non meritare questa felicità. 

Nel dicembre del 2022 decidiamo di sposarci e la mia felicità era indescrivibile: comprare il mio vestito con mia figlia, lei che mi accompagna all’altare il 19 agosto quando ci sposiamo. Era una vera e propria favola.

Ma presto tutto cambia, lui mi lascia e poco dopo scopro di essere incinta. Lo dico a lui che però non ne vuole sapere, ed ecco che ci risiamo: io sono qui da sola, non ho nessuno; mio fratello e mio padre mi dicono che con due figli sarebbe stato impossibile… Ma io non voglio nemmeno pensarci: un altro figlio che avevo desiderato e non era arrivato ora c’era, e così chiamo subito la signora Maria che mi tranquillizza e mi dice che anche qui in Alessandria c’è un Centro Aiuto alla Vita che mi avrebbe aiutato e supportato. Così non esito a chiamarli e mi confermano tutto quello che mi aveva detto la signora Maria: e ora eccomi qua in attesa della mia piccola seconda meraviglia Soleil, il mio sole!

Quello che mi sento dire è: «No all’aborto, sì alla vita!». Siamo donne e siamo forti non lasciamo alla paura di distruggere un dono perché i figli sono un dono meraviglioso! Diciamo sì alla vita e no all’aborto: questi centri, con la nostra buona volontà, non ci lasceranno mai sole, sono la nostra seconda casa!

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