La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
Dal giubileo degli innamorati del 15 febbraio
La testimonianza dei due giovani sposi Emanuele e Serena
Il Giubileo degli Innamorati per noi è stato un momento di coppia molto prezioso.
Abbiamo deciso di ritagliarci un tempo “nostro” per poter essere liberi di partecipare al percorso della Porta Santa ed è stato bello perché ci ha permesso di fare una pausa e una piccola revisione della nostra realtà quotidiana matrimoniale.
Il momento iniziale del percorso è stato emozionante: il vescovo Guido insieme a Larives e Diego ha chiesto alle coppie presenti di guardarsi negli occhi, di ritornare allo sguardo del primo incontro, con la tenerezza del cuore senza filtri.
La riflessione proposta con il riferimento alla prima coppia biblica Adamo ed Eva è stata interessante perché ha creato in noi spunti di confronto e di riflessione: nella nostra vita sono presenti momenti di gioia e momenti di difficolta e di imprevisti che possono inaridire i sentimenti mettendo a rischio l’amore della coppia ma non si deve per questo cadere nella sfiducia.
Parole che ci siamo portati a casa: ascolto, perdono, umiltà, cura, la lode a Dio. Strumenti per custodire il rapporto, ma soprattutto per ricominciare: ce lo insegna il Signore, Lui che è fedele, ci dona sempre un’opportunità nella vita. Perché non poterla dare allora anche noi nel nostro rapporto di coppia, quando si presentano periodi delicati? Da qui ricominciare per ricolorare i momenti grigi. Ricominciare ogni giorno dire il proprio sì ed essere fedeli a quella promessa iniziale consapevoli che non siamo soli!
Alla fine del percorso abbiamo vissuto un altro momento intenso: sotto il grande crocifisso, inginocchiati e accompagnati dal canto abbiamo pregato per i nostri progetti e soprattutto li abbiamo affidati alla Sua volontà.
Auguriamo e chiediamo al Signore la possibilità di vivere altre esperienze simili al fine di condividere con altre coppie giovani il cammino di fede di crescita personale e potrà così testimoniare al meglio lo stesso amore che Gesù ha per la sua Chiesa.
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