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Il Tribunale diocesano: frutto del Giubileo della Misericordia

Nella conferenza stampa di martedì 20 marzo, tenutasi nei locali della Curia in via Vescovado 1 ad Alessandria, è stato presentato il Tribunale ecclesiastico della diocesi di Alessandria, con competenza sulle cause di nullità matrimoniale. È questo uno dei frutti del Giubileo straordinario della Misericordia, voluto da papa Francesco e iniziato nella nostra diocesi con l’apertura da parte del vescovo della Porta Santa in Cattedrale il 13 dicembre 2015. Un frutto che accompagna anche la «Locanda della Misericordia», luogo di accoglienza per singoli e coppie che vogliono vivere nella fede la loro affettività ferita da una unione fallita. Queste persone da oggi possono rivolgersi al Tribunale ecclesiastico diocesano per verificare la nullità del loro matrimonio religioso, invece che dover percorrere la strada del tribunale ex-regionale a Torino. «Con il Giubileo della Misericordia il Papa ha voluto riformare il processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio, e lo ha fatto attraverso il “Motu proprio” “Mitis Iudex Dominus Iesus”» spiega monsignor Guido Gallese, vescovo di Alessandria, che ha aperto la conferenza stampa. «D’altra parte è evidente per tutti come il contesto sociale e culturale nel quale viene maturata la scelta matrimoniale è profondamente cambiato, a partire dallo stesso concetto di amore. Se al centro del matrimonio vi è un amore inteso solo come sentimento, allora il rapporto tra i due coniugi può essere mutevole. Ma se il legame della coppia è incentrato sull’amore di Gesù Cristo che è “fedele in eterno”, allora anche il matrimonio diventerà indissolubile». Il Vescovo nel suo intervento ha anche sottolineato che «in Italia ormai la metà dei matrimoni fallisce. E dopo il fallimento, anche tra i credenti moltissime coppie si allontanano dalle loro comunità e non frequentano più la Chiesa». Dopo la riflessione di monsignor Guido Gallese, ha preso la parola monsignor Massimo Marasini, Vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico diocesano, il quale ha brevemente delineato l’iter processuale nelle sue principali fasi sottolineandone gli elementi di novità. «La riforma processuale di papa Francesco ha voluto innanzitutto rendere più accessibile l’inizio della causa per la dichiarazione di nullità del proprio matrimonio. La storia remota, e ancora qualche pregiudizio nell’opinione comune dei fedeli, potrebbero presentare l’immagine di un procedimento estremamente lungo, complesso e costoso» commenta il Vicario giudiziale. «Ora, la presenza nel territorio diocesano di un tribunale che autonomamente può trattare la causa, con una particolare attenzione nei confronti di chi si trova in una situazione di difficoltà economica, rende possibile a tutti vivere un momento di verità in ordine al proprio matrimonio religioso, con tempi di risposta e di chiarimento su ogni situazione obiettivamente più spediti, e in un clima di maggiore comprensione pastorale». L’organico del Tribunale ecclesiastico diocesano è composto da sacerdoti e laici. Vicario giudiziale è monsignor Massimo Marasini, Cancelliere il diacono don Giovanni Bagnus, Notaio assistente il dottor Alessandro Capra, Patrocinatore stabile l’avvocato Guido Lagomarsino, Difensore del vincolo l’avvocato Andrea Caraccio, Economo don Mario Bianchi, insieme con cinque sacerdoti Assessori: don Stefano Tessaglia, don Giuseppe Di Luca, monsignor Gianni Toriggia, don Giuseppe Bodrati e don Mauro Bruscaini, che affiancheranno il giudice. Per maggiori informazioni: tel. 0131 512211 – email: tribunale@ diocesialessandria.it.

Alessandro Venticinque

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