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Tre libri per prepararci al nuovo anno liturgico

La recensione

Domenica inizierà un nuovo anno liturgico, chiamato anno A, che sarà caratterizzato dalla prevalente presenza del Vangelo secondo Matteo. È il Vangelo più lungo, destinato soprattutto alla comunità di coloro che provenivano dal giudaismo e che, per questo, mira a presentare Gesù come il Messia che compie le promesse rivolte da Dio al popolo eletto. È indispensabile per i ministri ordinati preparare al meglio l’omelia domenicale. Il Papa nell’Esortazione apostolica “Evangelii gaudium” ha scritto che essa «è un riprendere quel dialogo che è già aperto tra il Signore e il suo popolo. Chi predica deve riconoscere il cuore della sua comunità per cercare dov’è vivo e ardente il desiderio di Dio, e anche dove tale dialogo, che era amoroso, sia stato soffocato o non abbia potuto dare frutto». Non va improvvisata nella tracotante illusione di essere sul momento ispirati dallo Spirito Santo, quasi che Lui debba sopperire alla mancanza di preparazione: sarebbe come se uno studente cattolico non volesse studiare pensando di essere illuminato direttamente dalla terza Persona della Trinità. Scrive in effetti con notevole chiarezza il Pontefice: «La preparazione della predicazione è un compito così importante che conviene dedicarle un tempo prolungato di studio, preghiera, riflessione e creatività pastorale. […]. La fiducia nello Spirito Santo che agisce nella predicazione non è meramente passiva, ma attiva e creativa. Implica offrirsi come strumento (cfr Rm 12,1), con tutte le proprie capacità, perché possano essere utilizzate da Dio. Un predicatore che non si prepara non è “spirituale”, è disonesto ed irresponsabile verso i doni che ha ricevuto».

Per questo presentiamo oggi alcuni testi utili alla riflessione sul testo di Matteo. Il primo è un classico, il Commento al Vangelo secondo Matteo, in due volumi, pubblicato l’anno scorso da Edizioni San Clemente con Edizioni Studio Domenicano (originale latino a fronte). Le puntuali osservazioni di colui che san Giovanni Paolo II definì «un gigante del pensiero, un genio forse irripetibile» non hanno sicuramente perso la loro vitalità nel lungo viaggio dal XIII secolo.

Il secondo è “Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?”, appena edito da Effatà, opera del canonico Marco Andina, vicario generale della diocesi di Asti, che dal 2003 al 2009 fu preside dello Studio Interdiocesano di Teologia di Alessandria. Il libro attinge alla competenza teologico-morale dell’autore, il quale ama però arricchire il commento domenica per domenica con aneddoti particolari, che rendono stimolante la lettura.


Il terzo è “Di domenica, una Parola”, pubblicato due mesi fa dalle edizioni “Il Pozzo di Giacobbe”. A scrivere è la biblista Ester Abbattista, docente presso gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Trento e di Bolzano. I commenti a ogni domenica sono volutamente brevi, essendo pensati come offerta di chiavi espositive per avviare un pensiero individuale e comunitario. Naturalmente anche i laici sono invitati a prolungare in settimana la meditazione sulle letture ascoltate con attenzione in chiesa: i libri qui presentati sicuramente aiutano in questo.

Fabrizio Casazza

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