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Sorprendersi a vivere in una comunità

L’Editoriale di Andrea Antonuccio

Care lettrici, cari lettori,

ancora una volta tra le pagine di Voce troverete molti spunti per una lettura più “profonda” di quella che normalmente siamo abituati a fare. Questa è la penultima uscita del nostro settimanale (l’ultima sarà giovedì 30 luglio) prima della consueta chiusura estiva. Riprenderemo le pubblicazioni il 10 settembre, con alcune novità che stiamo già preparando per voi.

Nel frattempo, mi permetto di suggerirvi un’attenta lettura al paginone di questa settimana, dedicato alle prospettive socio-economiche e occupazionali del nostro territorio. Un paginone curato dal nostro collaboratore Marco Lovisolo: un ragazzo di 20 anni che studia (con grande profitto) Filosofia a Torino, e sta dimostrando di avere la “stoffa” del giornalista.

E, come lui, su questo numero troverete anche i pezzi di Alessandro Venticinque, un altro ragazzo di quasi 22 anni che lavora con coscienza e intelligenza. Insieme con loro, vorrei citare Zelia Pastore, esperta giornalista professionista che da inizio anno fa parte della nostra redazione. Senza contare (mi spiace non nominarli tutti, ma finirei subito lo spazio a mia disposizione) i tanti collaboratori che rendono Voce un giornale aperto, polifonico e vivace (almeno secondo me!).

Già da un po’ di tempo qui a Voce ci consideriamo una comunità. Con le persone in redazione (a cui aggiungo il nostro grafico Giorgio Ferrazzi e il direttore delle Comunicazioni sociali Enzo Governale) facciamo una vita in comune che ha l’impronta dell’amicizia, dell’aiuto reciproco (qui non giochiamo a “fregarci” a vicenda, come spesso accade sul lavoro) e, non da ultimo, della preghiera. Di tutto questo abbiamo preso coscienza durante il periodo di “quarantena” imposto dal Covid. Un effetto collaterale positivo, che ora vorremmo coltivare assieme a voi. Buona lettura!

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