Violenza sulle donne
È trascorso un anno dall’inizio del lockdown, da quando la nostra provincia e l’Italia intera si sono fermate. Dopo questi 365 giorni, me.dea traccia un bilancio delle attività dei Centri Antiviolenza e nelle Case Rifugio. L’associazione, nata nel 2008, ha come scopo la rimozione della violenza psicologica, fisica, sessuale, economica e stalking contro le donne, all’interno e fuori la famiglia.
Me.dea, anche in questi mesi così complicati, non ha mai smesso di operare: nel mese di marzo si è verificato un calo di accessi ai Centri del 31,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, ma un aumento delle richieste di ospitalità nelle Case Rifugio. Nel solo mese di marzo, infatti, sono stati inseriti quattro nuclei madre-bambino. Dal mese di aprile le richieste di aiuto sono tornate a crescere (+14% sul 2019) e a maggio la situazione si è stabilizzata, mantenendosi sui livelli del 2019, con un nuovo aumento nel mese di settembre (+1,4%). Al 31 dicembre 2020 le richieste di aiuto pervenute ai Centri di Alessandria e Casale sono state 187, contro le 196 del 2019.
In termini assoluti, dunque, non si registrano scostamenti evidenti dalla media annua registrata dall’Aps (190 richiebste), mentre appaiono significative le variazioni mensili. L’emergenza Covid-19, di fatto, non sembra aver fatto aumentare la violenza di genere, piuttosto ha messo in evidenza un problema ben radicato nella nostra società. Come fa notare me.dea, l’aumento di richieste di ospitalità presso le Case Rifugio può essere letto come l’acuirsi della violenza domestica in situazioni già note, ma rese più drammatiche dal lockdown. La “Fase 2” di metà ottobre, ha introdotto una novità: l’obbligo di svolgere i colloqui di sostegno a distanza, tramite telefono o sistemi di videoconferenza.
«L’emergenza Covid-19 ha reso il carico delle donne ancora più pesante. Sono state loro a occuparsi in modo prevalente delle attività familiari e della cura dei figli, dovendo rinunciare in molti casi al lavoro fuori casa e quindi all’autonomia. Allo stesso modo, urge la messa a disposizione di alloggi a condizioni agevolate. Rivolgiamo a tutta la comunità un appello in tal senso, perché l’indipendenza economica e quella abitativa sono condizioni indispensabili per consentire alle donne di affrancarsi dalla violenza» afferma la responsabile dei servizi di ospitalità di me.dea Francesco Brancato.