Lettere in redazione
La notizia del ritorno alla Casa del Padre del quasi coetaneo, e amico da sempre, architetto Luigi Visconti mi ha lasciato sgomento e incapace di trovare parole che ne delineassero la figura già degnamente celebrata su Voce da altri amici. Posso solo ricordarlo come un vulcano in perenne eruzione, in ogni pensiero e attività espletata a fin di bene per chiunque avesse qualche necessità, che era sempre pronto a soddisfare con sensibilità e competenza non comuni, non disgiunti da una istrionica abilità di ironizzare che derivava dalle tante interpretazioni di personaggi teatrali. Una preghiera memore e un forte abbraccio ai suoi cari.
Carlo Re
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