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Gagliaudo… manga

“Collezionare per credere” di Mara Ferrari

Sapevate che YouTube spegne le candeline il 14 febbraio? E che il nostro Gagliaudo è diventato un manga da collezione? Se per la prima curiosità basta fare un giro su Wikipedia, per la seconda i mangalovers esigono un doveroso approfondimento. Il recente fumetto “L’assedio di Alessandria”, dell’autore Giulio Legnaro, si rivolge soprattutto alle giovani generazioni, essendo distribuito in esclusiva nelle scuole.

Proseguendo nel filone manga didattici, “I Manga delle scienze”, dodici volumi che spiegano la scienza a fumetti, usciti in edicola nel 2019, sono già diventati un cult da reperire nell’usato. Grazie a questa trovata editoriale, i piccoli problemi quotidiani che ci affliggono vengono risolti grazie alla scienza messa in pratica. Per esempio, nel primo volume (testi di Hideo Nitta e disegni di Keita Takatsu) si apprendono i fondamenti della fisica (i tre principi della dinamica, le regole del moto, le varie forme di energia) seguendo le vicende di Megumi, liceale e tennista impacciata che, tuttavia, riuscirà a battere la più esperta avversaria Sayaka grazie alle ripetizioni offerte dal compagno secchione Ryota.

In effetti Megumi capisce come aumentare l’efficacia della battuta dato che la variazione della quantità di moto della pallina è uguale alla forza moltiplicata per il tempo; le risulta possibile imprimere più velocità semplicemente prolungando il tempo d’impatto della palla con la racchetta. Per approcciarsi a materie più complesse, come l’algebra lineare, si racconta la storia del talentuoso karateka Reiji, che accetta di dare ripetizioni di algebra alla sorella Tetsuo. Teoria della relatività, genetica, astronomia, statistica, biochimica e “chi più ne ha più ne studia”… Anche il genio dei disegni giapponesi, Osama Tezuka (1928-1989) intuì di dover valorizzare l’aspetto didattico nelle sue tavole: infatti il creatore di Astroboy, la Principessa Zaffiro, Kimba il leone bianco, si dedicò alla biografia di un celebre musicista, Beethoven.

Tezuka lo ritrae come un prodigio della musica dall’arrabbiatura facile, spesso lo ridicolizza per come si esalta e si deprime. Quando Ludwig si irrita di fronte alle composizioni di alcuni musicisti come Handel e Couperin, grida: «Non siamo in un karaoke!». Peccato che le ultime pagine di questa biografia siano state prodotte nell’ospedale dove il mago delle nipponiche vignette morì, lasciando l’opera incompiuta. Per chi ama il genere, il sito inaritorino.it presenta le categorie books e lifestyle manga, oltre a corsi e laboratori vari (011 19508556).

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