Il caso della 3M ex Grafopalst di Predosa, che a sorpresa il 22 giugno ha annunciato la chiusura dello stabilimento a novembre, mettendo a rischio la sorte di 43 lavoratori, sarà discusso in Parlamento. Venerdì scorso il senatore Mdp Federico Fornaro ha presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico per chiedere la convocazione di un tavolo con la 3M.
“Per verificare – spiega il senatore Fornaro – anche la possibilità che la multinazionale si attivi nella ricerca di un acquirente interessato allo stabilimento di Predosa, al ne di evitare la perdita dell’ennesima fabbrica sul territorio, garantendo al contempo l’occupazione e riducendo il più possibile l’impatto sociale che deriverebbe da una eventuale chiusura”. Dal ministro, che risponderà in 10^ commissione, Fornaro attende valutazioni in merito. “La multinazionale rimane in Italia – sottolinea Fornaro – la chiusura dell’attività produttiva della 3M a Predosa è stata annunciata via fax dagli Usa, senza che vi fossero mai stati problemi di redditività o produttivi particolari. Infatti, lo stabilimento di Predosa, ex Grafoplast, a differenza di altre aziende, non è stato coinvolto in questi ultimi anni in una riduzione del personale o in un utilizzo considerevole di ammortizzatori sociali, elementi questi che avrebbero potuto far ipotizzare eventuali di coltà”.
Il 29 giugno i delegati sindacali e le Rsu hanno incontrato il Prefetto, che ha chiesto a 3M di farsi parte attiva nella vendita, il primo riscontro è atteso il 24 luglio, nel frattempo e avviata la discussione del nuovo piano sociale, il primo nodo da sciogliere è l’ipotesi di ricollocazione dei lavoratori, in provincia di Milano e Bergamo. Il primo incontro si è svolto il 4 luglio in, dove le Rsu e i delegati sindacali torneranno il 18 luglio.
Daniela Terragni