Una delle maggiori discussioni attorno alle quali si confrontano i calciofili alessandrini è se questa Alessandria potrà esprimersi meglio con il 4-3-3, sul quale pare aver puntato mister Marcolini, ovvero con il 4-2-3-1: le disquisizioni attorno il modulo di gioco sono state sempre argomento appassionante e, a tratti, anche arricchente quando condotte da soggetti che veramente masticano calcio e sanno di che cosa stanno parlando ma noi vorremmo fare, almeno in questa sede, una considerazione di carattere più generale. L’Alessandria dell’allenatore Michele Marcolini ha inaugurato il segno X dopo una sconfitta iniziale ed un incredibile filotto di sei vittorie consecutive. Il pareggio, poi, ha avuto un particolare valore perché è stato ottenuto contro una formazione di primissimo ordine, la Robur Siena, e ha dato ai Grigi la soddisfazione di aver portato a casa quattro punti in due partite – disputate contro le prime due della classe – una delle quali, oltretutto, in trasferta. È tutto oro quel che luccica? Ci sentiamo, di ribadire, che l’Alessandria deve avere, oggi più che mai, i piedi per terra. Questa considerazione nasce dal fatto che i Grigi hanno ancora indubbi margini di miglioramento e non tutti i reparti stanno funzionando come potrebbero. Un esempio? L’attacco dove, forse non tutti lo hanno colto, da alcune partite a questa parte sta viaggiando alla grande solo Gonzalez mentre, sia Marconi che Sestu che il neo-acquisto Chinellato, non hanno ancora brillato. E poi c’è il centrocampo, dove, con il ritorno di Cazzola, qualcuno dovrà essere inevitabilmente sacrifi cato (con più probabilità Gianluca Nicco) ed allora ci si porrà la fatidica domanda: Gatto, Gazzi e Cazzola sapranno convivere serenamente o qualcuno pesterà i piedi a qualcun altro? Tuttavia, le prospettive sono ottime e, tra i nuovi acquisti, Bellazini è quello che ha destato le migliori, positive, sensazioni quindi resta confermato il fatto che l’Alessandria ha un potenziale che le può permettere di vincere contro qualunque formazione del girone e su qualunque campo ma, per risorgere del tutto, bisognerà mantenere grinta, concentrazione e umiltà. Su questo, per una volta, pancia e testa sono d’accordo.
Silvio Bolloli