Commento al Vangelo di Domenica 18 febbraio 2018
I DOMENICA DI QUARESIMA
Con il mercoledì delle Ceneri inizia il cammino di quaranta giorni verso la Pasqua in cui siamo chiamati a riscoprire la profondità di essere cristiani, cioè di aver aderito veramente a Cristo. Ogni I domenica di Quaresima ci viene proposta la lettura delle tentazioni, Matteo (Mt 4,1-11) e Luca (Lc 4,1-13) ce le descrivono in modo dettagliato mentre Marco, che è il Vangelo che leggeremo maggiormente quest’anno, parla delle tentazioni ma non ce le narra. Gesù nel deserto si è preparato a iniziare il suo ministero, dopo il battesimo ricevuto da Giovanni il Battista, in cui Dio lo ha chiamato «il Figlio mio, l’amato» (Mc 1,11).
Gesù nel deserto deve scegliere come compiere il suo ministero e decide di fare la volontà del Padre e non quella del tentatore. Il tentatore è chiamato Satana, colui che cerca di allontanare Gesù dal cammino dell’obbedienza al Padre. L’evangelista Marco ci presenta una scena di grande pace e armonia in cui Gesù è il nuovo Adamo: stava con le bestie e gli angeli lo servivano; questa immagine ci riporta al paradiso terrestre dove c’era la pace e l’amore e non la guerra e l’odio (Gn 1-2).
Il deserto educa l’uomo a fidarsi e affidarsi a Dio
Marco non evidenzia tanto la vittoria sul tentatore ma ci invita a veder questo episodio della vita di Cristo come l’inizio del tempo messianico. Lo Spirito ha fatto in modo che Gesù facesse questa esperienza per aprire la strada ai suoi discepoli e aiutarli a superare il momento della prova. Non dobbiamo dimenticare che il deserto nella Sacra Scrittura è lo spazio dove si sperimenta la fatica, il limite delle forze umane; questo luogo educa l’uomo a fidarsi e ad affidarsi a Dio che come un padre ha cura dei suoi figli. Se noi scegliamo la strada, magari apparentemente più facile e più rapida del male, si crea lo scontro con gli uomini e con Dio.
Come fare? Tutta la predicazione di Gesù è riassunta in questa frase: «Il Tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc1,15). Si tratta di accogliere questa Sua Parola e metterla in pratica. Siamo chiamati alla conversione ovvero ad aderire a Cristo, a volgere lo sguardo su di Lui per ascoltarlo, seguirlo e fare ciò che Egli ci chiede, la conversione «annuncia e realizza la possibilità di tornare al Signore con tutto il cuore e con tutta la vita» come ci ha ricordato papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2018. Convertirci vuol dire rinnovare la nostra scelta di Dio, i nostri propositi, di vivere ogni Parola di Gesù perché più la ascolteremo e più diventeremo nuove creature.
a cura di don Andrea Alessio