File alle urne, ritardi, schede sbagliate e voti sospesi hanno fatto da contorno alla tornata elettorale di domenica 4 marzo. Sette italiani su dieci si sono presentati alle urne, per una percentuale di votanti intorno al 73%. Ma al di là di percentuali e numeri, il risultato è stato chiaro: nessun partito (o coalizione) ha ottenuto la maggioranza assoluta, e ora la parola spetterà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo le opportune consultazioni. Alla Camera, la coalizione di centrodestra ha ottenuto il 37%: la Lega è al 17,37%, seguita da Forza Italia al 14,01%, Fratelli d’Italia al 4,35% e Noi con l’Italia-Udc all’1,30%. Seguono il Movimento 5 stelle, partito più votato, con il 32,68%, e il centrosinistra che ha portato a casa un deludente 22,85%, con il Pd al 18,72%, +Europa con Emma Bonino al 2,55%, Italia Europa insieme al 0,60%, Civica popolare Lorenzin al 0,54% e Svp-Patt al 0,41%. Liberi e Uguali ottiene il 3,38%, davanti a Potere al Popolo con l’1,13%, Casapound 0,94% e Il Popolo della Famiglia 0,66%. Numeri molto simili per il Senato. Anche qui il centrodestra è avanti con il 37,49%: la Lega (17,64%) distanzia Forza Italia (14,44%). Fratelli d’italia è al 4,26% e Noi con l’Italia-Udc all’1,19%, mentre i grillini incassano il 32,22%. Sempre in terza posizione il centrosinistra, con il 22,99% (Pd al 19,12%). Seguono Liberi e Uguali con il 3,27%, Potere al Popolo 1,05%, Casapound 0,85% e Il Popolo della Famiglia 0,70%. Domenica si è anche votato per eleggere il governatore in due Regioni. Nel Lazio il centrosinistra di Nicola Zingaretti (33,26%) ha prevalso sul centrodestra di Stefano Parisi (31,49%), mentre in Lombardia Attilio Fontana, candidato del centrodestra, ha largamente superato il candidato del centrosinistra Giorgio Gori di una ventina di punti (49,74% a 29,09%). L’Italia post-elezioni risulta spaccata in due: se al Nord ha stravinto il centrodestra, il Sud invece è dominato dal Movimento 5 stelle. Nella nostra provincia (con una affluenza del 72,90%), alla Camera il centrodestra capitanato da Riccardo Molinari, assessore (ancora per poco) della giunta Cuttica, trionfa con il 47,02% dei voti. Saldamente al comando della coalizione, la Lega si afferma con il 26,52%, seguita da Forza Italia al 14,88%. Fratelli d’Italia è al 4,11% e Noi con l’Italia-Udc al 2,12%. Il Movimento 5 stelle qui da noi non sfonda, pur raccogliendo il 24,55% dei voti. Subito dopo troviamo il centrosinistra al 21,73%, con il Pd al 18,04%, mentre Liberi e Uguali ottiene il 3,37%. Anche per il Senato netta la vittoria del centrodestra, che raggiunge il 46,62% grazie al 26,30% della Lega, al 15,91% di Forza Italia, al 3,86% di Fratelli d’Italia e all’1,17% di Noi con l’Italia-Udc. Molto vicini, anche in questo caso, Movimento 5 stelle (24,36%) e centrosinistra (22.59%). Liberi e Uguali si attesta al 3,03%. Anche a Valenza, sia per la Camera che per il Senato, la coalizione di centrodestra, sempre trainata dalla Lega, è la più votata con oltre il 48%. Cede il centrosinistra, che ottiene poco più del 21%, mentre il Movimento 5 Stelle prende più del 24% dei consensi. Ecco i politici della nostra provincia eletti in Parlamento. In Senato entreranno Massimo Berutti di Forza Italia e Susy Matrisciano dei 5 Stelle, mentre siederanno alla Camera Riccardo Molinari, Lino Pettazzi e Rossana Boldi della Lega, insieme con Federico Fornaro di Liberi e Uguali. Nulla da fare per il senatore uscente Daniele Borioli e per l’ex deputata Cristina Bargero, entrambi del Pd. Tra i volti noti della provincia, semaforo rosso per Ugo Cavallera di Forza Italia e Gianni Barosini di Noi con l’Italia-Udc, che resteranno fuori dalle due Camere.
Alessandro Venticinque