Gentile dottoressa, l’altra volta abbiamo parlato del massaggio infantile: quali consigli per praticarlo?
Il bambino dev’essere spogliato e va massaggiato dal davanti al dietro. Questo perché abbia una maggiore percezione di sé e di quello che viene chiamato “schema corporeo”. Si inizia dalla testa, in particolare dal viso, cominciando con la punta delle dita dalla fronte e massaggiando dal centro verso le tempie. Quindi massaggiare le guance e il naso, i movimenti devono essere molto lenti e ripetitivi. Si passa poi al petto, partendo dall’ombelico, dove si mette un pochino di olio di mandorle dolci, per esempio, e poi si arriva ai fianchi. Sempre utilizzando in modo alternato le due mani, passare poi al pancino. A questo punto eseguire dei movimenti circolari in senso orario, questa parte è molto utile per favorire il transito intestinale e l’emissione delle feci. Poi si passa al dorso e si fanno dei movimenti tipo “palper rouler”, come se si volesse srotolare delicatamente la pelle dal sederino fino alle spalle. Si possono poi massaggiare gli arti: prima le braccia e poi le gambe, scendendo dall’attaccatura verso le mani e i piedi, poi passare alle dita partendo dal punto di attacco verso la fine. Far girare mani e piedi in senso rotatorio. È meglio fare il massaggio sopra un appoggio morbido e comodo, sotto al lenzuolo o all’asciugamano sia presente un telo impermeabile, perché il bambino, rilassandosi, può fare la pipì. È importante che ci sia un contatto anche visivo tra mamma e bimbo durante il massaggio, utile anche la presenza di musica dolce e rilassante. È utile che alla fine del massaggio segua un bagno tiepido e rilassante.
Per fare una domanda alla dottoressa Sabrina Camilli: redazione@lavocealessandrina.it oppure pediabimbumbam.altervista.org.