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Dalla Carta Ingiallita – Sacerdote da 65 anni

Nelle scorse settimane la parrocchia di Pecetto mi ha regalato una pubblicazione con cenni biografici di don Franco Torti intitolata “Don Franco Torti, cinquant’anni di cammino con Cristo”, edita a cura del professor Luciano Orsini in occasione dei 50 anni di Messa del sacerdote, che il prossimo 28 giugno festeggerà 65 anni di ministero sacerdotale. Don Franco Torti nasce a Solero nel 1930. Già a sei anni entra a far parte del piccolo clero, sotto la guida del parroco, e all’età di 12 lascia la casa natale per raggiungere quella che gli alessandrini chiamavano “la fabbrica dei preti”, cioè il seminario vescovile di via Vochieri. Era il 2 ottobre 1942. Proprio in quel seminario la veste nera che indossava venne coperta da polvere bianca quando le bombe caddero su Alessandria. Il giovanissimo don Franco a soli 23 anni, il 28 giugno 1953, ai piedi della Madonna della Salve riceve l’unzione dei palmi delle mani da monsignor Gagnor, diventando sacerdote. Ha così inizio il suo fruttuoso ministero sacerdotale che lo ha visto viceparroco a Grava, a Bassignana e nel rione Cristo ad Alessandria. Nel 1969 diventa parroco a Rivarone, dove tuttora svolge l’attività di pastore. Gli vengono anche assegnate nel 1990 la comunità parrocchiale di Fiondi, poi nel 1995 quella di Pecetto. La comunità festeggerà con l’amato parroco domenica 24 giugno alle ore 11 nella chiesa della Santissima Trinità in Pecetto, con una Messa di ringraziamento. Il diacono Luciano Orsini, donandomi la pubblicazione mi ha lasciato un pensiero che descrive il suo parroco e racchiude la stima che l’intera comunità nutre per lui. «Don Franco è un vero e autentico esempio sacerdotale che non mira ad alcun onore umano ma esclusivamente a contraccambiare l’amore che Cristo ogni giorno gli rinnova, per il bene e la guida del popolo che la Chiesa gli ha affidato. Nei confronti di don Franco il mio non è soltanto un affetto che si può esprimere nei confronti di un amico, ma è il rispetto e le confidenza che ho per un padre nella Fede. Collaborare con lui è una scuola continua di esempi, ma soprattutto è il toccare con mano quanto più valga l’umiltà del Vangelo sull’inutilità delle parole». A questo pensiero si unisce la redazione di Voce, giornale che ha visto don Franco attivo collaboratore per più di 40 anni.

Alessandro M. Capra

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