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Patronato Acli – Spese per l’assistenza

Spesso si parla di “assistenza” e di spese deducibili/ detraibili legate all’assistenza ma non è sempre ben chiaro a quali spese ci si riferisce. Ad esempio le badanti o i baby-sitter possono essere messi sullo stesso piano di una colf? E i contributi versati a colf e badanti possono rientrare nelle spese per l’assistenza personale? Le “Spese per gli addetti all’assistenza personale” sono detraibili dal 730 ma sono importi che non hanno nulla a che vedere con i contributi previdenziali erogati a colf e badanti, deducibili, invece, se rimasti a carico del datore di lavoro. Con assistenza personale si parla di importi che non necessariamente hanno a che fare con la disabilità della persona assistita, ma che spesso vengono confusi come spese di assistenza specifica al disabile. L’assistenza specifica sottintende una qualifica professionale medico-sanitaria, mentre per “addetti all’assistenza personale” si intendono appunto i badanti, che accudiscono una persona quando essa versa in uno stato di non autosufficienza e non per forza debbono essere in possesso di qualifiche medico-sanitarie. Invece le colf svolgono solo delle mansioni di amministrazione della casa, servizi domestici quali la pulizia o la cucina, ma che non includono l’assistenza a una persona specifica della famiglia. La spesa di assistenza e quelle sostenute per i disabili hanno in comune che la disabilità, tanto quanto la non autosufficienza, deve risultare da un’apposita certificazione medica, ma a parte questo restano oneri imparagonabili. Sono considerati “non autosufficienti” le persone che nel compimento degli atti della vita quotidiana “necessitano di sorveglianza continuativa” o “sono incapaci ad esempio di assumere alimenti, deambulare, espletare le funzioni fisiologiche o indossare indumenti”, mentre la disabilità presuppone il persistere di handicap che comporta serie limitazioni fisico-psichico-sensoriali. La non autosufficienza è comune negli anziani, che però non sono sempre affetti da handicap, cioè non hanno quelle caratteristiche fisiche tali da essere considerati disabili, allo stesso modo una persona considerata disabile non necessariamente manca di autosufficienza. Sui contributi a colf e badanti si applica presentando il Modello 730, sono deducibili dal reddito complessivo, fino a 1.549,37 euro, e limitatamente alla quota rimasta a carico del datore di lavoro dichiarante, “i contributi previdenziali e assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare (ad esempio colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane per la parte rimasta a carico del datore di lavoro”. Per dettagli: 0131 25 10 91

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