Il Consiglio dei ministri ha approvato lunedì 24 settembre il “decreto Salvini”. All’interno di esso si trovano temi legati agli immigrati, ai richiedenti asilo, alle occupazioni abusive, ai beni confiscati ai mafiosi e al trattamento del personale dell’amministrazione civile. Il cambiamento che appare più rilevante riguarda l’abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, che consentiva di accogliere persone bisognose di tutela al di fuori delle ipotesi di protezione internazionale ordinarie. Saranno concessi quindi sei permessi temporanei: tre già previsti dalle norme in vigore (vittime di tratta, di violenza domestica, di sfruttamento lavorativo) e tre aggiunti nel nuovo decreto (condizioni di salute di eccezionale gravità, provenienza da Paesi colpiti da calamità naturali e riconoscimento di atti di particolare valore civile). «Basterà la “pericolosità sociale” o una condanna in primo grado» come ha sottolineato il ministro Salvini «per bloccare la domanda di protezione internazionale e avviare l’interessato alla pratica di espulsione». Altre norme riguardano il potenziamento del ruolo della polizia locale e l’inasprimento delle pene per le occupazioni abusive di edifici e terreni.
Fonte: Agensir