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La testa e la pancia – Grigi dignitosi: non è ancora tempo di lamentele

Lunedì, mentre mi accingevo ad entrare nel Tribunale di Novara, ho avuto la ventura di incrociare un doppio Collega che, come me, svolge la professione forense e che, per diletto, ma anche per professione (essendo, come me, Giornalista –Pubblicista), segue le sorti del Novara Calcio: lo stesso, di ritorno dalla (per gli Azzurri) sciagurata trasferta carrarese, mi ha così raccontato di aver casualmente incontrato alcuni tifosi senesi provenienti dalle rive del Tanaro. Costoro, nel commentare il pareggio ottenuto nella tana dell’Orso, si erano lasciati andare ad un commento del seguente tenore: «Se non ci avessero dato il rigore, non avremmo pareggiato mai più». Credo che questo sia il miglior complimento che si possa dispensare ai Grigi dopo una prestazione, comunque positiva, ottenuta contro una delle pretendenti alla Serie B, una delle compagini apparentemente meglio attrezzate del girone che, fino all’ultimo, ha sperato di poter ottenere il salto nella cadetteria. Questo significa che l’Alessandria e squadra forte e competitiva? Non corriamo troppo: i Grigi sono comunque una formazione di media caratura e dovranno sudarsi ogni incontro ma il recente pareggio ha comunque dimostrato che non sono certamente quella squadra materasso del Girone che qualcuno pensava e che, anzi, dispongono di tutte le carte in regola per potersi far rispettare da ogni competitor, grazie a discreti attaccanti, a un centrocampo di qualità e a una difesa che, per adesso, pare tenere piuttosto bene. Sia ben chiaro, c’è molto da lavorare e molto su cui cercare di migliorare e il talento non è cosa che possa inventarsi, ma prima di sostenere che la presente stagione sia destinata a finire in calvario sarebbe forse il caso di usare maggior prudenza e dar modo ai giovanotti di D’Agostino di continuare a lavorare. Chi vivrà, dunque vedrà.

Silvio Bolloli

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