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Monferrato rugby – A Sondrio buona la prima

57 a 13 del Monferrato Rugby contro il Sondrio Rugby (9 mete a 2). Capitan Jacopo Zucconi e compagni iniziano al meglio il campionato di Serie B con una netta supremazia contro i valtellinesi, apparsi molto fisici. Soprattutto in mischia il Monferrato esordisce con i giovani, Raviola e Plado in prima linea (ottima prestazione la loro), per dare poi spazio ai più esperti Carloni, Chibsa Nu e Martinetto ad inizio secondo tempo.
Si sono poi visti trequarti super con la regia di Leva e Zucconi, ed i centri di altro livello Cainzo e Heymans.
Subito meta del Monferrato con Cainzo su splendido calcetto di Zucconi (6’), trasformata dallo stesso (7-0). Affondo di Cullhaj all’ 8’ che fa in progressione oltre metacampo, nuovo calcetto di Zucconi e meta di Novarese, trasformata dal solito Zucconi (14-0).
«Purtroppo i ragazzi a questo punto si sono un pochino seduti, cosa da non fare» sottolinea il giocatore-allenatore Roberto Mandelli.
Il giallo a Novarese al 33’, favorisce la metà del Sondrio al 36’ (14-5). Subito reazione del Monferrato e meta al 40’ di Heymans (trasformata da Zucconi): il primo tempo termina 21-8 per la franchigia monferrina.
Nella ripresa cambia subito la prima linea e c’è il cambio Leva – Kiptiu. Solo Monferrato: 57’ meta Heymans, trasformata da Zucconi (28-8), meta di Chibsa Nu al 62’ (33-8). Al 63’ escono gli esperti Mandelli e Cainzo per i giovani Amarildo e Patrucco.
Dopo soli quattro minuti è proprio Patrucco – al suo esordio in B – a segnare, guardando il cielo e dedicando la metà al nonno Ivo Raiteri, bandiera del rugby alessandrino (38-8).
Ancora meta – anche lui all’esordio – per Foresio al 75’ , trasformata da Zucconi.
Non poteva mancare la meta del lottatore Cullhaj al 79’, trasformata da Zucconi (50-13). Altra meta d’esordio per il neoacquisto, l’ala Minoletti all’80’, per il 57-13 finale.
«Che dire? Siamo solo soddisfatti di questo esordio, dobbiamo lavorare sul gruppo, sull’umiltà di una rosa che ha enormi potenzialità. Possiamo mixare l’esperienza con la forza dei nuovi arrivati, ricordandoci che questo sport è sacrificio» aggiunge Mandelli.

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