«Era una delle giornate più belle dell’anno, perché si stava con i propri amici e si condivideva una cosa insieme. E così abbiamo deciso di scrivere due righe, che poi sono diventate un libro». Inizia così il nostro dialogo con Marco Pareti, alessandrino che vive e lavora ad Alessandria, e Andrea Nucibella, che vive ad Asti e lavora a Torino. Due amici, per i quali la “giornata più bella dell’anno” è legata a una passione comune: quella per il Fantacalcio, un “gioco di ruolo” legato al calcio che coinvolge ogni settimana milioni di italiani.
Il libro, scaturito da quelle due righe messe giù come appunto, si intitola “Tutti pazzi per il Fantacalcio”, e lo si può acquistare su Amazon.it, sia in formato cartaceo che in digitale. «Il libro è dedicato a tutti gli amanti del calcio: fantallenatori e non, perché ci sono aneddoti, storie e aspetti rimasti impressi nella memoria di varie persone» raccontano Pareti e Nucibella. «Per esempio, i quattro gol di Pozzi, non un bomber abituato a certe prestazioni, oppure il famoso “bidone” Darko Pančev, arrivato in Italia con entusias m a n t i aspettative e poi finito in una bolla di sapone». Ma n o n è tutto, affermano gli autori. C’è un secondo livello di lettura, per tutti gli “inguaribili romantici”: «Sono quelli che credono nel valore dell’amicizia e nel fatto che sia la compagna più importante della nostra vita. A loro è dedicato il nostro libro perché possano, leggendolo, rivivere storie quotidiane di rapporti durati vent’anni, che hanno solo bisogno di una scusa per continuare. E, nel caso del libro, la “scusa” è il Fantacalcio».
Il terzo livello di lettura è invece legato alla trattativa. «L’asta del Fantacalcio si basa su una trattativa commerciale, dove devi sapere bene cosa vuoi, conoscere il tuo budget e poi giocare sulla psicologia degli avversari. E proprio da questa chiave di lettura sarà tratto un corso di formazione per negoziazione commerciale complessa» spiega Pareti. Di che si tratta? «Si tratta di un corso avanzato di formazione per commerciali, in cui l’idea è tratteggiare i diversi stili dei negoziatori e lavorare non tanto sulle tecniche di negoziazione, ma sul tipo di negoziatore che ho davanti a me: dal “moralista” all’acquirente “impulsivo”» commenta Nucibella. «Lo dico subito: non mi definisco uno scrittore» si schermisce Pareti. «Credo che in realtà nell’esperienza che ho avuto io ci sia poco di artistico e tanto di lavoro, come in tutte le cose della vita.
Tornando al tema calcistico: Ronaldo ha una cultura del lavoro che lo ha portato a essere il numero uno al mondo, perché ha abbinato alle doti fisiche e tecniche straordinarie al lavoro. Con le debite proporzioni, pur non avendo talento, una persona che s’impegna molto può riuscire nelle propria attività ad avere qualche soddisfazione. Senza entrare necessariamente nella classifica dei libri più venduti. Però il fatto di riuscire a pubblicare dopo aver lavorato cinque anni è una grandissima soddisfazione. Nel mio caso, poi, è doppia perché, tornando a una delle chiavi di lettura, questo vuole essere un libro sull’amicizia. E averlo scritto con un caro amico mi ha regalato il doppio della soddisfazione». Ci sarà una “seconda puntata”? «Abbiamo in mente parecchi sviluppi, anche un po’ ambiziosi» concludono gli autori. «Il primo è quello di trasformare il libro in una sceneggiatura per un film. Il secondo è far uscire il “numero due”. Potenzialmente si presta, di fatto abbiamo creato i personaggi con l’ottica di fare l’edizione uno, due ed eventualmente tre. Vediamo come va… e se il libro piace!».
Andrea Antonuccio