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Martedì di Avvento – I nostri desideri sono stati creati

Martedì 18 dicembre ultimo appuntamento per il ciclo di incontri promossi dalla Diocesi di Alessandria in collaborazione con il Centro di cultura – Gruppo di operatori – dell’Università Cattolica e con il gruppo locale del Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) sul tema “Non solo pane”. Renato Balduzzi, presidente del Centro di cultura dell’Università Cattolica, nel salutare il pubblico ha dato il benvenuto al prefetto di Alessandria, dott. Antonio Apruzzese e ha introdotto l’ospite della serata, il prof. don Cesare Pagazzi, docente di Teologia sistematica alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e, tra l’altro, autore di un volume dal titolo “La cucina del Risorto. Gesù ‘cuoco’ per l’umanità affamata”.Il cibo è un “dettaglio” che percorre tutti i Vangeli, ha ricordato il relatore, il miracolo più raccontato è la moltiplicazione dei pani e dei pesci, l’esistenza pubblica di Gesù è racchiusa tra due momenti caratterizzati dal bisogno: la sua fame nel deserto dopo le tentazioni, la sua sete sulla croce che consente di materializzare le scritture. Gesù partecipa a banchetti con persone oneste e non, parla spesso di cibo nelle sue parabole, si pensi al figliol prodigo che inizia il suo percorso di ritorno al padre nel momento in cui sente fame -ha ricordato don Pagazzi – e colloca il cibo e il bisogno anche nella dimensione ultima: il ricco Epulone ha sete, ma non può bere. Il Cristo risorto mangia insieme agli apostoli e nel Vangelo di Giovanni, risorto, cucina per loro. Non si deve denigrare il bisogno, la fame, la sete, il desiderio sessuale non sono incidenti di percorso, sono stati creati. Prima della nascita l’uomo ha tutto ciò che gli serve senza chiedere, nel momento in cui nasce ed entra nel mondo fa esperienza del bisogno; la fame, la sete che proviamo ci ricordano che non possiamo vivere senza qualche cosa che è fuori di noi ed è diverso da noi: è la prima esperienza della trascendenza e della santità. Il bisogno è l’antidoto contro l’invidia, il vero cancro dell’anima, che impedisce di vedere il bene fuori di se stessi, di ammettere che esistono cose buone al di fuori di noi stessi. Don Maurilio Guasco ha guidato il dibattito, dando infine la parola al nostro Vescovo, mons. Guido Gallese, il quale, rinnovando il proprio grazie al relatore per la profonda e avvincente meditazione sull’Incarnazione, ha augurato a tutti un Santo Natale e ha ricordato che i tre passaggi fondamentali dell’esperienza di Gesù si basano proprio sul corpo: infatti nostro Signore ha realizzato la redenzione nel suo corpo, ci ha lasciato il suo corpo e infine ci ha chiesto di divenire corpo. L’arrivederci è ai Martedì di Quaresima.

Barbara Viscardi

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